Graphic Version 1.0 by Gilly Sephira - 2008

SCENA INDUSTRIALE ITALIANA: PIEMONTE

Alla faccia del campanilismo! Inizio con quella che è la regione di chi sta scrivendo e di chi produce la ‘zine che avete fra le mani e con un nome che non è un gruppo, bensì una…… molte cose, ma andiamo con ordine.

Il DECODER INSTITUTE nasce per opera di Marco Farano, un ragazzo vulcanico conoscitore approfondito di tutta la scena e delle connivenze con personaggi come BURROUGHS e BALLARD; iniziato come semplice trasmissione radiofonica di divulgazione sonora, ben presto viene potenziata e diventa DECODER INSTITUTE che è archivio e distribuzione di materiale ma anche organizzazione di eventi: due su tutti il concerto di F.A.R. ed ETANT DONNES e la rassegna di video, film e performance denominata CINEMAZIONE, entrambe nel 1985. Le trasmissioni DECODER divengono intanto delle autentiche performance radiofoniche [veri work in progress] da ascoltare assolutamente! Oltre alla solita informazione, che è ora curata anche da Marco Isnardi, che ci offre uno spaccato della sua vasta discoteca, zeppa di riferimenti sperimentali e parallela alla cultura industriale e Andrea Molino, giovane e brioso compositore torinese che fa periodicamente il punto sulla sperimentazione colta e contemporanea. Per concludere Marco Farano ha curato molte rassegne di video in giro per l’Italia.

E qui vengono le dolenti note, in quanto mi trovo particolarmente a disagio nel parlare di un progetto nel quale ero direttamente coinvolto. Intorno al 1980 infatti fondai gli Psychopathic Blossom, che avrebbero fatto due nastri mai editi improntati ad una sperimentazione impulsiva e spontanea [brani derivati da lunghe ed estenuanti improvvisazioni con strumenti ed effetti vari] ed un’etichetta, la DER ZELTWEG. Penso, evitando le false modestie di essere stati tra i primi a fare qualcosa in questo ambito in Piemonte, ma divergenze interne, pressappochismo ed il non aver tentato di aprirci all’esterno con contatti hanno fatto si che pagassimo lo scotto [meritato] dell’essere rimasti quasi sconosciuti [solo alcune apparizioni su fanzines, passaggi radio ed una partecipazione ad una raccolta dell’olandese VEC di Rod Summers]. Questa animazione sospesa vuole essere interrotta in quanto io, ormai unico membro di Psychopathic Blossom, sono intenzionato a rifondare in modo serio la DER ZELTWEG e stampare questi due fatidici nastri. Il ghiaccio si è rotto partecipando, nella primavera del 1987, alla compilation “Risvegli Notturni” per la Discipline Produzioni di Gianfranco Santoro. Speriamo.
Degli Psychopathic Blossom faceva parte Ezio Albrile, che agisce sotto il nome di N.U.N.; con questa sigla è stato uno dei primi ad approdare al vinile, nella fattispecie un 7’’ con due lunghi brani [RIV/SKF e MARGINE], caratterizzati da noise di sintetizzatori e tribalità percussive, molto coinvolgenti.

Altri sperimentatori della prima ora sono i tipi ruotanti attorno all’AQUILIFER SODALITY, tutti di Ivrea e dintorni: Andrea Cernotto, Pierpaolo Zoppo [Mathausen Orchestra], Bruno Cossano e Carlo Ardiscono; tutti impegnati in suoni duri, post M.B., efferati e legati a tematiche di sesso e morte.

Spostandoci più a nord e precisamente a Verbania, troviamo Alberto Fior Carones, che si è prodigato da solo a creare una musica classificabile come ambient, tappeti sonori prevalentemente chitarristici [dei migliori]; ha prodotto due tapes per la sua MegaMagoMusic ed uno con Gregorio Bardini [ottimo!], più un altro per la ADN milanese, in cui il suono industriale veniva perpetrato solo grazie alla chitarra.
Con le sue ‘zine SEXUAL LOBOTOMY e DOPO ha sempre trattato anche di musica non convenzionale e la sua etichetta MegaMagoMusic ha prodotto CAPANNONI FEBBRICITANTI, compilation con 4 gruppi dell’area sperimentale: Lyke Wke di Roma, Zona Industriale di Cosenza [di entrambi parleremo più avanti], i Radio Blaxa di Dario Cuccato, altro piemontese dedito a sonorità inconsuete di cui ora non so più nulla e Giorgio Borghini [di Verbania anche lui], che ha anche prodotto un tape da solo [sempre per la MMM], molto buono con miscelazione di rumori, suoni e percussioni.
Per concludere con Alberto ricordo la sua attività come HAT HAT assieme ad una, penso, deliziosa signorina; un duo dedito ad un’elettronica ironica e minimale, ma ricca di spunti.

Tra le nuove leve vi è Maurizio Pustianaz, che opera sotto il nome di Gerstein. La sua è una musica piuttosto nuova ed insolita per il panorama italiano, costituita infatti da rumori trovati e preparati ed un liquido panismo vicino ad esperienze di avanguardia colta, il tutto a volte condito da una voce malata che eleva la sua opera a livelli di alto coinvolgimento.
Ha prodotto parecchi tape, i suoi migliori sono il secondo e PHLEGMATICUS, registrazione di una performance dal vivo assieme a Marco Farano ed alla sua dream-machine.
Produce anche la fanzine MAELZEI, due numeri usciti fino ad ora.

Un altro nome nuovo sono i misteriosi LA DEVIATION e di loro non so altro. Un tape spedito a DECODER ce li ha mostrati intenti ad esperimenti piuttosto soddisfacenti ed ironici.

Un gruppo un po’ in margine a questa scena sono i D.SOR.D.NE di Marco Milanesio [che da solo aveva partecipato ad una compilation della MegaMagoMusic], fautori di un’elettronica ipnotica e creativa, supportati da interessi nel campo politico e sociale.

back to "Elenco Regionale"