SCENA INDUSTRIALE ITALIANA: LOMBARDIA L’inizio della scena industriale italiana a Milano può considerarsi ad opera di Maurizio Bianchi che, prima con una vasta esperienza di giornalista musicale, aprì gli occhi e le orecchie della gente sulle musiche possibili. I suoi articoli erano un concentrato visionario e surreale di sensazioni promanate dalla musica che descriveva, sempre più ermetici ed affascinanti, autentici esercizi di letteratura industriale, mai manierati. Tutto ciò non gli bastava più. A Milano opera anche una delle più valide etichette internazionali. Parallela alla crescita di ADN vi è quella del gruppo monzese DIE FORM e della filiazione più intransigente NULLA IPERREALE. Un altro vecchio e tutelare della musica industriale è Enrico Piva, persona schiva ma che ci ha donato opere innovative. Passando alle “zone di confine”, abbiamo sperimentatori e performer che agiscono accanto a quelli che sono riferimenti “colti”; due nomi su tutti Riccardo Sinigaglia e Cristina Kubisch, che è di Brema, ma da ormai 15 anni vive ed opera a Milano. Doveroso è citare Nicola Frangine, uno dei grandi della mail-art e performer; ha prodotto per la sua ARMADIO E OFFICINA due raccolte sulle quali è intervenuto su brani o basi inviategli da vari artisti. Operazioni del genere proliferano è vero, ma dovreste sentirne gli indicibili e significativi risultati. Tra i gruppi più o meno recenti i SIGILLUM S, il cui lavoro è strettamente collegato a tensioni esoteriche, i BRAIN DISCIPLINE che attendo a prove più consistenti [da loro mi aspetto molto], le OFFICINE SCHWARTZ del simpatico Osvaldo, un cross-over di industriale e ritmiche molto piacevoli vicine al cabaret, molta ironia e spontaneità; i LA 1919 molto vari ed incisivi, da ascoltare il loro recente disco su ADN “Ars srA”; NEGATIV PERSON, il nome dice tutto, da rispettare, è forse l’epigono più valido [con i romani Lyke Wake] di M.B. Nuovissimo è invece Xy.M.Nx. [Chicco Longo] grazie ai brani su Extremity Exhibition della T.F. ; da citare ancora gli insoliti 2 + 2 = 5 che mentre nei loro dischi fanno un’elettronica buona ed intelligente, ma canonica, nelle industrial compilation offrono brani giganti; ascoltateli in “The Crowd” su THE STORM OF THE FASHION della Sicktone. Ultimi, ma certamente molto importanti sono Angela e Roberto del Collettivo Amen. Rimanendo fedeli al loro progetto multimediale divulgano ed appoggiano azioni che altrimenti non troverebbero voce; recentemente THE TAPES ed il secondo e splendido LP dei F.A.R.. back to "Elenco Regionale" |