Graphic Version 1.0 by Gilly Sephira - 2008

SCENA INDUSTRIALE ITALIANA: LAZIO

Iniziamo la storia da Roma.
Qui nell’immediato dopo-punk veniva creata la fanzine-rivista VIVA ad opera di Gabriella Umbriano, Sandro Bergamo e Claudio di Giambattista, un progetto fondamentale, anche se purtroppo poco seguito, dell’underground italiano di VIVA uscirono ben dieci numeri con articoli sia informativi che tecnici molto ben congegnati, che aprivano ad una via “alta” ed importante la cultura industriale allora in fase di crescita e di ricerca di credibilità.
Anche in questo ambito il riferimento ai nuovi filosofi francesi ed in effetti VIVA era legata alla SORDIDE SENTIMENTALE di Jean Pierre Turmel [vi ricordate il 7’’ dei Joy Division, Dead Souls?].
Gli ultimi tre numeri di VIVA possedevano una veste grafica innovativa e curatissima e contenevano ognuno un nastro dei seguenti gruppi: i californiani SCREAMERS, i francesi DIE FORM e gli S.P.K., con registrazioni live fatte anche a Roma in un concerto organizzato dalla stessa VIVA.
Da tempo era atteso un numero 11, che non vedrà mai, molto probabilmente, la luce, in quanto ora VIVA, curata dal solo Claudio di Giambattista, è diventata etichetta [2 dischi fino ad ora usciti di gruppi californiani]. Spero che si interessi maggiormente in futuro di materiale nostrano.

Sempre a Roma THE SCREAM di Massimiliano Busti, fanzine con allegati sonori che da tempo non si fa più sentire, ma voci sempre più insistenti dicono che è imminente un nuovo numero.

Nella capitale operano anche i LYKE WAKE, Stefano di Serio e la sua compagna, gruppo serissimo fautore di un noise nichilista e negatore, supportato da tematiche dure e provocanti; ma sapendo leggere tra le righe della loro intransigenza, vi troveremo significati rispettabili e positivi.

Gli AINSOPH sono tra i più credibili del circuito esoterico, hanno prodotto nastri con sonorità evocative ed avvolgenti ed un libretto sull’esoterismo.

Tre nomi per le “zone di confine”.
Gli INFLUENZA, vicini a cose tipo Hat Hat [hanno tra l’altro partecipato alla compilation spagnola su vinile “Pas de deux”]; Luca Miti, in bilico fra industriale, “colto” e gioco [bellissima la cassetta POSSIBLE PLAYS – Audiogiochi per la Multiple Configuration]; infine i N.EX di Latina, gruppo misconosciuto e isolato, fautore di una sperimentazione nervosa e creativa, accompagnata da idee intelligenti [ascoltate il loro nastro THE BATHOS].

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