NODE Festival - PARTE 1: Sinatti

L'inizio è stata un'assidua documentazione, con l'intento di raccontare qualcosa con la propria videocamera, senza nessun ausilio di computer; al tempo tale tecnologia era meno sviluppata.
Tra le prime collaborazioni con i gruppi musicali, tra il '95 e il '96, ci fu quella con i milanesi Casino Royale ( Cose difficili, Crx etc. ), che lo hanno reclutato e presentato alla casa di produzione. Capitava spesso che nel mondo hip hop e underground andassero a cercare la mano di un giovane regista, che probabilmente dava più fiducia rispetto ai soliti “registi con la barba” delle case discografiche.

Ha sempre cercato di inserire un nuovo elemento di sperimentazione tecnica in ogni lavoro; come ricreare ambienti per la scenografia, inquadrature speculari, ripple acquatici, attaccare la camera ad oggetti, pedane girevoli, lavori in post produzione come la correzione del colore con il software DaVinci (questo si è visto soprattutto nel video del remix di Crx ), oppure lo sfruttamento esasperato di Avid e tutti i suoi effetti oltre i limiti consentiti.
Si aprono delle piccole parentesi sulla registrazione a pellicola, efficiente, ma anche più adrenalinica per una questione di costi, precisione, tempi limitati e sul telecinema che varia a seconda dei tempi e la cosa è riscontrabile paragonando tra loro trasmissioni televisive distanti qualche anno.

Durante il periodo newyorkese ha realizzato diversi video, alcuni dei quali ci vengono mostrati. Un esempio è Crazybeat, autoprodotto in Super 8 girato a New York all'ultimo piano delle Torri Gemelle. C'è da dire che negli States il Super8 veniva sviluppato in sole 24 ore, contro le settimane che occorrevano in Italia a causa della necessità di commissionare lo sviluppo in Svizzera, o comunque fuori dal territorio italiano.
C'è la caratteristica del collage di strisce di immagini verticali spostate nel tempo, insieme ad altri trucchi tecnici. Questo elemento ritorna in altre produzioni come Simplementeasi.

Si arriva ad un certo punto in cui si incontra un bivio tra la regia vera e propria, più libera, e la pubblicità con cui però Sinatti non si è trovato a proprio agio, soprattutto perché in quel periodo stava sperimentando molto ed intendeva percorrere altre strade.

Partecipò all'avvento del trip hop e al movimento video ad esso associato; fondò il collettivo Sun Wu-Kung nel 1999 atto all'uso di VHS per creare dei loop, “scroccando” nelle ore notturne gli strumenti delle case di produzione; collaborò con Sergio Messina con immagini presenti nel web di ritratti trovati per strada.
Un lavoro interessante è quello con Painè, il quale era abituato a creare musica con software musicali; è stata quindi una nuova esperienza crearla con software video, utilizzando spezzoni registrati da una moltitudine di telegiornali.

Con il passare del tempo si svilupparono nuove esigenze; poteva capitare per esempio che il luogo di performance non avesse strumentazione adatta per proiettare il video e quindi era costretto a creare i propri schermi, oppure proiettare le immagini direttamente sulle superfici di interni ed esterni creando l'illusione ottica come se fossero ricoperte da strati di pixel.

Si accompagnano a questo creazioni di software intelligenti che reagiscono immediatamente con i suoni (il vjing era agli albori), il suono e la frequenza diventano numeri da inserire dei parametri dello stesso; creazioni di arricchimento della performance audiovisiva come il Lampadario , uno screen semitrasparente che blocca parte delle immagini proiettate sulla trama della stoffa e lascia passare le altre attraverso la maglia larga.
Il videoproiettore si può trasformare anche in emettitore di luce da proiettare sui lati del Lampadario con l'intento di creare forme e volumi in seduta stante.

continua PARTE 2: le 4 performance serali

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