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1.3.5. In Grind We Crust
Verso la seconda metà degli anni ottanta cominciarono a formarsi alcuni collettivi molto importanti per il DiY. Questi collettivi riprenderanno l'anarco pacifismo dei Crass per immergerlo in un contesto di piccole etichette e collettivi totalmente autoprodotti che, in reazione alla commercializzazione dell' hardcore e soprattutto alla sua sempre più crescente intolleranza, cominciarono a rifiutare ogni legame col music business creando pian piano un circuito autonomo. Nel 1986, influenzati da gruppi quali Discharge e Siege (di Boston che portarono l'hc a velocità mai raggiunte prima) e provenienti dalla scena di gruppi thrash hc inglese ( Ripcord, Heresy, Concrete Sox, Dr. & the crippens e via dicendo, tutti dediti a un tipo di harcore molto veloce e politicizzato) i Napalm Death , di Birmingham, registrarono il loro primo demotape che venne ristampato un anno dopo come lato A del loro primo LP Scum su Earache Records (1987, numero di catalogo: mosh 3). Nasce il Grind Core . L'estremizzazione definitiva dell' hardcore e della musica in generale. Con un approccio estremamente caotico, testi estremamente politicizzati e apocalittici ed una voce che da urlata si trasforma in incomprensibile suono gutturale rauco e distorto, "nel suo estremismo (.) il grindcore può essere considerato il punk della seconda metà degli anni '80. (.) È abisso dell'abiezione umana, pessimismo assoluto, catastrofismo senza ritorno (.) oltre vi è solo l'azione diretta.". Nonostante queste ottime premesse il grind core , sull'onda del successo delle etichette che ne avevano prodotto i primi dischi ( Earache, Peaceville e Nuclear Blast ) e dietro l'influenza dei Carcass (un gruppo dedito a testi splatter ) divenne presto un fenomeno sviluppatosi anche in ambito metal .
Proprio in reazione a questa "commercializzazione" e soprattutto per distinguere l'attitudine major-oriented dei gruppi più marcatamente metal da quella diy-oriented dei gruppi punk , si farà strada un termine che, pur connotando un genere simile, ne sottolinea una radicale differenza sia musicale che attitudinale: crust . Il termine fu coniato dal gruppo inglese Deviated Instinct "(.) per definire tutti quei gruppi formati da sporchi ubriaconi, (.) era un buon termine da urlarci addosso per farci quattro risate. Così come il termine stench-core (puzza-core), che era solo uno scherzo su tutti i vari core che si stavano diffondendo a quei tempi (fine anni '80). Ma la gente lo prese seriamente." Lo stesso look degli squatters risente molto dell'influenza del crust : diffuso è il taglio di capelli dreadlocks (più famoso per essere lo stesso dei rasta ), un abbigliamento piuttosto trasandato, spesso sudicio con sopra cucite toppe inneggianti frasi di protesta e /o nomi di gruppi musicali o collettivi quali Animal Liberation Front , Hunt Saboteurs , Food Not Bombs oltre a inviti a boicottare lo stato e le multinazionali (tra le più prese di mira: Mc Donald's , Nestlé e Shell ). Tale modo di presentarsi non va confuso coi punkabbestia , "(.) fenomeno giovanile totalmente dedito al culto di un eccessivo uso di droghe e alcolici, all'autodistruzione, un generale e diffuso nichilismo, una totale assenza di rispetto nei confronti del prossimo nonché perenni disturbatori di qualsiasi iniziativa si cerchi di organizzare. Il DiY è un movimento propositivo che cerca di costruire delle alternative allo stato di oppressione al quale siamo condannati sin da quando nasciamo. È un movimento, per parafrasare i Crass , che si occupa d'amore. i punkabbestia ti vomitano addosso, molte volte letteralmente parlando, il loro odio e soprattutto la loro arroganza e ignoranza.
Si definiscono punk e infatti lo sono: teste di cazzo a piede libero. Il DiY, e con questa parola intendo i crusties e gli squatters , è ben altro ed è insopportabile per me che qualcuno possa confondere le due cose." Altre precisazioni si trovano nella prefazione del libro Atti di insensata bellezza di George Mc Kay dove il traduttore Giancarlo Carlotti spiega "si è preferito utilizzare qui il termine punk crusties , usato nell'originale, piuttosto che punkabbestia , ormai molto diffuso in Italia per indicare l'ultima generazione di punk che vivono per lo più in strada, spesso accompagnati da cani e bottiglioni di vino a basso costo. Agli editori e soprattutto ai diretti interessati non piace l'uso spesso denigratorio del termine italiano." Musicalmente il crust , così come il primo grind core , è un genere sì veloce ma anche molto grezzo e suonato da musicisti non professionisti a dispetto del grind che tendeva ad essere suonato da musicisti professionisti. Ma la vera differenza è attitudinale: se da una parte i grinders sviluppano sempre più grafiche e testi ispirati al cinema splatter , i crusties (la distinzione rimane comunque piuttosto arbitraria) si distingueranno per i loro testi di chiara matrice anarco-pacifista. I primi temi affrontati furono la guerra al nucleare, il rifiuto della guerra, della religione, dello stato, la lotta al razzismo e al maschilismo ed una generale denuncia delle atrocità legate alla vivisezione. Col tempo le tematiche si allargheranno ad argomenti sempre più orientati alla difesa dell'ecosistema, lo sfruttatamento da parte delle multinazionali della natura e del terzo mondo, dieta vegana, diritti animali, occupazioni, brutalità poliziesca, globalizzazione, boicottaggio e via dicendo. Si svilupperà un desiderio d'autonomia sempre maggiore nonché un generale spregio per i gruppi "(.) che cambiano il loro stile musicale per cercare di fare soldi, vendendosi alle majors " un atteggiamento piuttosto diffuso in campo hardcore in quegli anni.
1.3.6. Squat Or Rot - ABC No Rio - Slug & Lettuce
A New York nel 1988 nasce il collettivo Squat Or Rot fondato da Ralphie e Neil (già cantante dei Nausea e che più tardi fonderà anche una sua etichetta dal nome Tribal War ). Gli intenti del collettivo erano di "permettere a molte persone di incontrarsi ed alle bands di suonare senza essere coinvolte nel solito "business club" (.) in seguito abbiamo iniziato a sostenere altre iniziative come la raccolta di cibo per i senza tetto ( Food Not Bombs ), benefit per i diritti animali e per lo Squatters Legal Defence Fund . (.) ciò ha permesso al collettivo di crescere, facendo così maturare la possibilità di aiutare a nostra volta i gruppi che tante volte ci sono stati vicini." Al collettivo si avvicendarono numerose persone e gli stessi fondatori vivevano in alcune case occupate a Manhattan. Più tardi Neil collaborerà con l' ABC No Rio , storico squat newyorkese. Dalle sue parole se ne evince come l' hardcore si fosse trasformato in un movimento piuttosto aggressivo ed elitario nonché come dalle loro azioni (e quelle di altri gruppi e collettivi crust ) tutto sarebbe cambiato di lì a poco. "Alla fine del 1989 mi venne chiesto se potevo occuparmi dell'organizzazione di alcuni concerti dell' ABC No Rio . Devo essere sincero, e dire che non ero mai presente ai precedenti show di No Rio probabilmente perché la maggioranza dei gruppi coinvolti erano straight edge bands delle quali non mi ero mai interessato. Cominciai comunque a frequentarlo e a entrare nel collettivo (.). I concerti sono completamente illegali (inoltre) l'ABC è gestito completamente da volontari e siamo felici del fatto che vi regni un'atmosfera davvero amichevole e lontana dall'attitudine deleteria del "guardatemi, sono un duro" che ha portato alla fine dei concerti HC al CBGB's (famosa sala concerti di New York). Abbiamo adottato una politica che pone un veto a persone e bands che sostengono argomenti quali razzismo, sessismo ed omofobia. (.) La violenza è bandita da questo luogo." Una nuova attitudine stava nascendo in reazione al degrado che l' hardcore aveva recentemente conosciuto (e che si sarebbe sempre più accentuato negli anni contribuendo ad una divisione sempre più netta). Del grande fermento underground DIY orbitante a N.Y. attorno al collettivo dell' ABC No Rio faceva parte anche Christine Boarts, autrice della oggi molto nota Sluge & Lettuce , una fanzine stampata in 8000 copie, in formato tabloid e completamente gratuita. Nelle sue pagine si trovano opinioni, indirizzi, pubblicità di etichette DiY (necessarie per pagare la stampa e quindi rendere la zine gratuita), recensioni, e foto di gruppi dal vivo scattate dalla stessa Chris. Uscita per la prima volta nel 1986 in Pennsylvania (la sua redattrice conoscerà vari spostamenti di residenza in futuro e con lei la sua zine) il suo obiettivo fu sin dal primo numero ". enfatizzare i contatti e la comunicazione all'interno della scena DiY punk." Diffusa mondialmente e bimensile, Slug & Lettuce è ancora oggi una delle più importanti fonti di informazioni sulla scena DiY.
1.3.7. Profane Existence
Più o meno nello stesso periodo a Minneapolis nasce un collettivo la cui pubblicazione sarà fondamentale per la DiY punk mondiale: Profane Existence . "In realtà Profane Existence cominciò nel 1987 / 1988 quando cominciai la mia fanzine di nome Minneapolis Alternative Scene . Era una zine che si occupava della scena punk locale (.), essendo molto influenzato dai dischi anarco-punk cercai di parlare di politica oltre che di gruppi. Così come la zine cominciò a diffondersi, venni in contatto con molte persone che la pensavano più o meno come me e M.A.S. cominciò a perdere la sua specializzazione sulla scena locale. Mentre stavo lavorando al nono ed ultimo numero, venni contattato da un amico che voleva iniziare una etichetta discografica per supportare la crescente scena locale." Il primo numero di Profane Existence uscì nel 1989, anno in cui videro la luce anche le prime due uscite dell'omonima etichetta. Stampata in tipografia, con una tiratura che negli anni arriverà alle 15.000 copie e gratuita per i prigionieri politici, P.E. diverrà un punto di riferimento insostituibile per la scena DiY. Peculiarità propria di P.E. sarà la grande attenzione nei confronti di argomenti politicizzati di impronta anarco-pacifista mista a interviste, scene reports e recensioni. Sulle pagine di P.E. trovano spazio informazioni e aggiornamenti sugli squats , i prigionieri politici, un forte impegno eco-radicale ed animalista, anti-fascismo ed anti-razzismo nonché una costante denuncia della brutalità poliziesca, con contributi provenienti da tutto il mondo. Anche la parte musicale riguarderà sempre gruppi decisamente politicizzati ed anzi troverà ampio spazio la campagna di boicottaggio nei confronti del music business: DiY or DIE (fallo da te o muori) diverrà un efficace motto, ripreso spesso dalla scena.
Oltre all'importante opera di informazione svolta dalla loro pubblicazione, i membri (col tempo saliti a nove) del collettivo Profane Existence cercheranno con la loro etichetta di costruire, insieme alla collaborazione di altre etichette sparse per il mondo, quello che diverrà poi un vero e proprio network autonomo ed autosufficiente. Il lavoro di Profane Existence , il cui motto è making punk a threat again (fare del punk ancora una minaccia), avrà un ruolo fondamentale nella sempre più crescente politicizzazione del movimento DiY, che sempre più poteva contare su nuovi gruppi, per la maggior parte crust-core , molto politicizzati ed attivi. "penso che quello che Profane Existence fece fu convalidare per iscritto la parte politica della scena, giustificarla moralmente (.) ribadire che quello che la scena stava facendo era giusto. Mentre le altre zines avevano giusto qualche articolo politico, Profane era tutta politica. Scrivendo delle azioni dirette e su quello che viene fatto e come." I membri del collettivo Profane Existence si impegnarono molto con la loro etichetta discografica e distribuzione per creare una rete internazionale di etichette autoprodotte che potesse evitare il circuito indipendente. "(.) All'inizio del '92 realizzammo altri tre dischi. Poi le cose cominciarono a complicarsi. A quei tempi non c'era una cosa come il network di distribuzioni DiY che conosciamo oggi, così dovemmo ricorrere alle distribuzioni indie ." In pochi anni attorno a Profane Existence, Slug & Lettuce e ABC No Rio negli Stati Uniti, assieme al valido lavoro di alcune etichette europee (spesso facenti parte di collettivi ruotanti attorno a squats , fanzines e via dicendo) quali ad esempio la tedesca Skuld , partner europeo di Profane Existence , le inglesi Flat Earth (attiva fin dal 1984) e Active Distribution (dal 1986), la belga Nabate oltre a moltissime altre etichette piccole e grandi, si sviluppò rapidamente un network completamente autonomo che escluse sempre più radicalmente ogni contatto con i canoni ufficiali del music business, negozi specializzati compresi.
1.3.8. HeartattaCk
Nel 1994 Kent Mc Lard, possessore dell'etichetta hardcore Ebullition e collaboratore per MRR, decise di lasciare definitivamente la pubblicazione di Tim Yohannan per dare vita ad una fanzine stampata simile (per formato ma non per dimensioni) a MRR ma, a differenza di quest'ultima, maggiormente incentrata sull' hardcore , genere che a detta di Kent veniva troppo trascurato da MRR. Nasce HeartattaCk (abbreviato: HaC) una fanzine stampata in migliaia di copie e diffusa in tutto il mondo è che avrà anch'essa un enorme impatto sulla scena DiY. "la cosa divertente è che HaC è nata realmente dalla mia insoddisfazione per il fatto che Tim Yohannan / MRR decise di non sprecare le proprie energie occupandosi delle produzioni di quei gruppi che non gli piacevano. Continuo a pensare che sia assurdo ch'egli basi tutta la sua selezione sulla musica piuttosto che sulla ideologia (.) Ultimamente la sua opinione era che se a qualcuno non piaceva la sua attitudine avrebbe dovuto fondare il suo magazine e lasciargli condurre il suo come più ritiene opportuno. È quello che ho fatto, e ultimamente sono contento che questi cambiamenti siano avvenuti nell'ambito di MRR dato che dubito che altrimenti avrei tentato un progetto come questo."
HeartattaCk ed Ebullition Records diverranno sin dagli inizi un vero e proprio punto di riferimento e "(.) un'esperienza dal valore inestimabile, capace di fungere da esempio e stimolo per decine e decine di altre etichette, band e fanzine nate successivamente. Ciò che la Dischord fu per gli anni Ottanta è stata e può esserlo la Ebullition per gli anni novanta. Lo stesso grosso impatto sulla scena, la stessa definizione di un proprio stile riconoscibile, attitudinalmente prima che musicalmente." "L'obbiettivo principale di HeartattaCk è di promuovere la ideologia del do it yourself e di cercare di creare una scena ch'io possa trovare interessante, eccitante e stimolante. Questo significa che con HaC voglio distanziarmi dal modello di MRR per avvicinarmi invece ad un modello simile a No Answers (La fanzine precedentemente curata da Kent Mc Lard, N.d.A.), cioè meno enfasi sul cercare di occuparsi della scena in generale ma concentrarsi piuttosto sugli aspetti che ritengo credibili." Con un netto rifiuto nei confronti del music business e di tutti quei gruppi dall'attitudine ambigua, misto a un generale impegno politico, HaC ed Ebullition avranno il grande merito di ripoliticizzare l' hardcore (genere che come si è già spiegato si era allontanato moltissimo dai suoi primi propositi), creare attenzione su altri generi generalmente non trattati in ambito punk ( emo, post rock ed altro ancora) e, non ultimo, contribuire a diffondere in modo incisivo l'ideologia DiY.
"Musica come prodotto, come intrattenimento, come un diversivo, o musica come un'arma, come protesta, come grido, come espressione. musica come ebollizione. Questa è guerra all'intrattenimento, guerra alla compiacenza, guerra al moto della musica, guerra all'industria della musica. Musica che brucia l'emozione, che brucia la mente, che brucia il sistema, che ispira la guerra. La musica è più che note e accordi. La musica è uno strumento nelle mani dell'artista o del terrorista o del rivoluzionario." Ma musica (e stile di vita) anche come incontro / scontro di opinioni: "mi piacerebbe molto ricevere lettere e articoli che fungano da guerriglia di idee. Discussioni, critiche, dibattiti e disaccordi sono ingredienti chiave per avere una scena interessante, sana e vitale. (.) senza conflitto sprofonderemmo nel conformismo." Grazie all'importante lavoro di Kent Mc Lard l' hardcore , almeno una sua parte, si riavvicinerà all'etica DiY. L'opera di HaC, affiancata da quella (in un certo senso più radicalmente politicizzata) del movimento crust , porterà il DiY punk a dissociarsi completamente da tutte quelle situazioni piene di compromessi con le quali molti gruppi e collettivi si dovettero scontrare, e spesso assoggettare, durante gli anni '80 e primissimi '90. Per quanto situazioni autonome siano state presenti sin dagli inizi, si pensi a quanto detto a proposito della situazione italiana nei primissimi '80, è solo con la seconda metà degli anni '90 che il DiY riuscirà a costruire un network completamente autonomo ed autogestito che si regge su contatti diretti postali (e via internet), posti occupati, distribuzioni no-profit presenti ai concerti per diffondere dischi e pubblicazioni e via dicendo.
1.3.9. Altrove
L'Europa, complice probabilmente la mancanza di una lingua comune, si doterà raramente di pubblicazioni a così elevata diffusione. (una menzione particolare va fatta per Reason to Believe, fanza stampata in tipografia e gratuita ampiamente diffusa in vari squat e distribuzioni europee estremamente vicina al concetto diy parlava sia di musica che di politica. Uscita nei primi anni del nuovo millennio, curata dal collettivo inglese attorno alla Flat Earth Records, dopo vari scazzi tipografici e di distribuzione ora sopravvive on line: http://www.rtbzine.org/) . Ciononostante ogni scena locale poté contare sul fondamentale supporto delle fanzines locali, fotocopiate e spesso diffuse solo localmente ed in poche decine di copie. Retto da una fitta rete di scambi ed ordini diretti, il DiY trova oggi etichette, gruppi, fanzines e collettivi attivi in moltissime parti del mondo. Scorrendo le pagine di Maximum Rocknroll , Profane Existence , HeartattaCk ed altre fanzines più piccole, si leggono scene reports provenienti da tutti gli Stati Uniti, Europa (occidentale e orientale), Giappone, Australia, Canada, Sud America e via dicendo. La radicale politicizzazione del movimento, porterà molte delle persone attive nella scena a scegliere di occupare e di vivere negli squats . I gruppi DiY danno molta importanza ai luoghi dove tenere un proprio concerto. Concerto che come unico compenso chiede un piccolo rimborso spese, un pasto (spesso vegano) ed un posto dove dormire. Tutti servizi forniti dallo squat stesso che è contemporaneamente anche l'alloggio delle persone che ospitano il gruppo. L'evolversi, durante il decennio appena trascorso, del movimento DiY verso istanze sempre più orientate verso l'eco radicalismo e l'azione diretta ispirata da un generale tentativo di "riprendere il controllo sulla propria esistenza" ( take back control of your life , uno slogan molto diffuso nel DiY), porterà a cercare di sviluppare nuove soluzioni, così come l'incontro con altre realtà definite generalmente come "culture di resistenza" che ne condividono l'ideologia di base. L'analisi di queste culture di resistenza sarà oggetto del prossimo paragrafo.
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