DVD: Thomas Nöla - To the wolves.. (Eskimofilms, 2007)

Reviewed by psychosis

Thomas Nöla (and Son Orchestre) è un compositore e regista che esplora con la sua band musica e ambientazioni visive della prima parte del '900, rivisatandole con piglio moderno unendo a strumenti tradizionali tipo il cello o il piano, loops ed elettronica effettistica. Il risultato musicale è un qualcosa di borderline tra polistrumentismo alla Swans/Jarboe, soundscapes industriali, post-rock ambientale alla Kranky/Constellation e darkfolk dalle strutture strampalate, derivante dagli sperimentalisti della brown area e menestrelli affini. Nonostante le influenze scure, la sua proposta cinematografica e musicale sa guardare alla decadenza con ironia. "To the wolves" è il suo nuovo film uscito per Eskimo, anche se in realtà si tratta del prequel del suo "The doctor" del 2005, pellicole ovviamente low-budget che si avvalgono soprattutto di attori estemporanei compreso Nöla e band.

Come soggetto e stile, To the wolves è un miscuglio di influenze americane che vanno dal Kubrick di Arancia Meccanica (il protagonista Dustin Rooney sembra un Alex DeLarge degli anni '20), il Jarmusch sia criptico di Dead Man che stradaiolo di Daunbailò, e infine per non fraintendere, vige una mescolanza di grottesco, sadismo e porno che guardano un pò a un Richard Kern, in versione però più ripulita. La storia tra il violento e comico, è bizzarra, ma quello che colpisce è la bravura di Nöla e staff nelle sequenze, nel montaggio e in qualche trucco fotografico, alternando inoltre colore, bianco e nero e filtri vari. Rooney (più che il compare Jerry Adams) si comporta da attore maggiore in una prova veramente espressiva, ma l'impressione è quella di avere a che fare con un cast di professionisti.

Il film è stato girato nei dintorni di Boston e Newport tra campi, boschi e forti militari abbandonati del Massachusetts, cercando di limitare le riprese di interni, per altro rese molto bene nel loro minimalismo, e sfruttando scorci cittadini di un secolo fa. Il dualismo Jarmusch/Kubrick si espleta in un viaggio peregrino dei due protagonisti in un continuo infrangere di leggi e omicidi gratuiti alla Natural Born Killers, con la particolarità del binomio scenografico bucolico/cittadino, con sprazzi in grado anche di citare il Jarman più teatrale. Nola oltre ad alcune sue composizioni e apparizioni dirette della band si avvale per la colonna sonora di pezzi di autori d'epoca, spazianti dal ragtime al folk-blues rurale e country americano dei primi decenni del '900 (Henry Thomas e Kelly Harrell), e arie interpretate da Caruso. Presenti in apertura e nel finale due pezzi dei Death in June, "13 years of carrion" e Giddy giddy carousel", a testimonianza della grande affinità di Nöla con certe sonorità.

Il cd allegato contiene nella seconda parte i brani degli autori di inizio '900, mentre precedentemente vi sono le composizioni di Nöla per esteso, che nonostante la funzionalità filmica vivono di vita propria, in questo caso piuttosto ambientali e dense di sfumature, meno "forti" e più astratte rispetto ad altri suoi lavori, ma caratteristiche della sua ricerca smaliziata che dovrebbe essere più nota a certo pubblico indipendente.


To the wolfes su Eskimofilms e short trailer

 

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