TAGO FEST @ Tago Mago (Marina di Massa), 29-30.06 e 01.07 2007

Text by Gilly_Sephira - Pics by Drex

Dopo il MiAmi tenutosi al Magnolia tra l'8 e il 10 di Giugno, si assiste a quella che potrebbe essere definita l'evoluzione sperimentale di quest ultimo, sto parlando ovviamente della terza edizione del Tago Fest , organizzato dal BarLaMuerte , Wallace Records, Boring MachinesFooltribe e Fratto9underthesky. Le sonorità sono molto più varie e si scostano molto volentieri dall'enorme fetta di realtà "melodica" e anche un po' "romantica" del classico indie rock italiano; si trovano infatti molte performance e spunti di musica hardcore, noise, sperimentazione di ogni tipo e con ogni strumento, minimal, elettronica, ambient.

Marina di Massa è un luogo con un'atmosfera non del tutto limpida, sarà anche per il traffico e la bolgia del turismo, ma siamo riusciti a rubare comunque qualche scatto interessante alle bellezze del porto ed a colonie abbandonate affacciate sulla spiaggia (un'idea per il prossimo Tago?).

Il Tago Mago , il calderone dell'evento, è piuttosto semplice da raggiungere; le aspettative erano quelle di trovare un luogo molto più grande, almeno per quanto riguarda l'esterno; ci si chiede infatti perché non siano stati sfruttati anche i metri quadrati di prato incolto al di là delle reti.

L'impatto si è rivelato spensierato ed amichevole, come del resto sarebbe stata tutta la giornata fino alla notte. Fuori dal locale ci si può rilassare nel praticello a fianco del cortile; in quest ultimo si riconoscono vari stand, alcuni presenti anche al MIAMI. Tra gli altri l'intramontabile Bruno Dorella , il sempre presente Afeman , stand di gruppi presenti all'evento, altri gruppi impegnati alla propria promozione ( come i dottori di Lepers production che si sono rivelati al ritorno in macchina con ottimi sonorità e talento, un po' free jazz, qualche tratto scat, sperimentale, impro e pure Sixties, ma vanno oltre, colmo di materiale free il loro sito, raccomandato.), etichette indipendenti (alcuni tra i tantissimi nomi: Lizard, Rudimentale, Marinaio Gaio, Pippola, Retroaudioclub .) etc.

Anche in questa situazione le orecchie di Drexkode si sono soffermate su particolari esibizioni, come ad esempio quella dei milanesi Yellow Capra ( Piloft ) , un numeroso gruppo composto da batteria, effetti, basso, chitarra elettrica, violoncello, sax e flauto traverso. Il suono è del tutto sperimentale, virtuoso (un complimento particolare alla violoncellista) avanguardistico, ordinato e disordinato, scariche di sincopi, pause soavi che si alternano a momenti frenetici, in cui risulta difficile riuscire a scorporare il suono di ogni strumento. Un amalgama che sembra quasi non finire mai, che si ripete più volte e in qualche passaggio viene arricchito anche dalla voce effettata della flautista.

Seguono i Miranda ( From Scratch ), un trio fiorentino che scuote il Tago Mago con sonorità punk, salti, espressioni furbe e teatrali da mimo, urla, rumore, batteria infuriata, ritmo incalzante, energia allo stato puro che colpisce il corpo, occhi sbarrati, risate, battute, stridii.

Interessantissima la performance di Musica da Cucina ( City Living ), ovvero quello che farebbe un dadaista se volesse creare della musica e se avesse a disposizione soltanto questo vano della casa. Ribattezzerei pertanto l'artista con il nome di Dadaista da Cucina!

Quanti suoni da bicchieri, cucchiai e cucchiaini, forchettine, mestoli, bollitori, scolapasta e chi più ne ha più ne metta. L'artista stesso esprime la concezione di musica come qualcosa che si evolve allo stesso modo della cottura dei cibi e punta l'attenzione sulla tematica del quotidiano, di quella semplicità che tanto può dare, ma che, dico io, per abitudine o per troppa pretesa, non ci si ferma quasi più ad ammirare o sfruttare in qualche modo.

Le sonorità sono principalmente minimali e hanno quel timbro liquido che rassomiglia a mercurio che scivola su un vetro, lo sentiamo freddo nel corpo e in silenzio continuiamo ad ascoltare.

Durante lo svolgimento della parte serale si sono susseguite principalmente sonorità hardcore fino all'ingresso di Ctrl+Alt+Canc Noise Sound System ed A034 ( Afe Records ), che hanno completamente cambiato genere.

I primi sono una squadra composta da The Afeman, Matteo/Hue che ritorna alle origini soliste prima degli Sparkle in Grey, Adriano/Punck e Luca Sigurtà degli Harshcore.

Drex: "Il quartetto non è il Cetra, il gruppetto di vecchietti che inebetiva i democristiani incollati a RAI Uno della Prima Repubblica, da cui si clonò la sventurata Seconda. Il quartetto non si adoperava in virtuosismi d'archi, piuttosto lanciava frecce acuminate di rumore ,affilato, ronzante più delle zanzare che non ho visto, più rovente del caldo già insopportabile della spiaggia pomeridiana tenuta lontana dal nostro peregrinare selvaggio; possiamo dire che i quattro non sono esattamente la somma dei singoli e nemmeno la sinergia che li avrebbe fatti risuonare più in alto. E' noise e basta, qualcuno penso che abbia apprezzato, altri si saranno rotti i coglioni ma questo non aggiunge e toglie nulla, è l'equlibrio che nasce dagli opposti interagenti.. al Tago c'era pure la melodia... altrove ce n'è spesso troppa".

A034 è un giovane validissimo e pieno di talento che a guardarlo non si direbbe sia capace di tirare fuori certi suoni dalle sue macchine, dà l'idea del genio con la cera tenera di un fanciullo. Per il Tago ha proposto un live set meno "violento" di quello che mi aspettassi, più "delicato", ma comunque ricco di suoni ambientali, cupi, armonie, distorsioni, ritmi che ora vanno e ora vengono si soffocano e rinascono, marcati e dal timbro particolare, come tanti melismi di frequenze e suoni. Ottimo come ciliegina sulla torta a chiusura delle performance ed è riuscito anche a fare agitare un po' i sederini dei presenti.

A fine performance si può vedere la proiezione del DVD di musica contemporanea "K U R S K" ad opera di Gianni Mimmo, Xabier Iriondo, Angelo Contini, Elda Papa , Agua Mimmo .

Ritorniamo in quel di Milano sulla scia del dj set ambient a cura di Afeman.

TAGO MAGO

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