PIOMBINO EXPERIMENTA 2007 - Piombino, 30-31/08/07

Text and pics by Psychosis

Piombino eXperimenta giunge al terzo anno, otto giorni di suoni, arte, musica e sperimentazione.
La caratteristica di PX rispetto ad altri festival è la sua presenza in mezzo alla gente, nel centro storico, nei parchi e vicoli ci si può imbattere in qualche evento. Fa effetto ritrovarsi ad ascoltare determinate sonorità in mezzo a persone che probabilmente non le cercherebbero apposta, ma vi si imbattono e la curiosità, essendo tipica dell'uomo, fa sì che si conoscano e tocchino dal vero. E' la potenza della presenza della cultura sul territorio e sarebbe auspicabile che molti comuni seguano questa strada che dà lustro alla città in cui si vive.

Le righe di questo report si riferiscono alle giornate di giovedì e venerdì, il festival in otto giorni ha offerto molto altro, come i concerti di Xabier Iriondo, Fassiotti e Duncan, incontri e spettacoli di danza e teatro, come "Areadanza" con le musiche di Luigi Turra.
Il cammino inizia da Palazzo Appiani in una ventosa piazza Bovio a picco sul mare.

Nelle stanze al primo piano erano presenti l'installazione "Camera sonora 4 radiodramas", un luogo completamente buio dove veniva accentuata la componente sensoriale di chi vi entrava, nel corso di 4 giorni si sono alternate sonorità ambient/soundscaspes di Pietro Riparbelli, G.Becuzzi, Bad Sector e Radical Matters. In un altra stanza erano presenti microinstallazioni di Turra, Della Marina e Vittore Baroni.

A Rivellino, un torrione comprendente la porta principale sulle mura della città vecchia, c'era l'installazione di Ellen Fullman, il suo famoso "Long string instrument".

Questo strumento è composto da due serie di corde lunghe 16 metri, tra le quali la Fullman camminando avanti e indietro con le mani ricoperte di resina e telecamere ai polsi, produceva una sorta di sonorità simile a un organo, come un drone fatto di accordi premuti. Tramite un proiettore si poteva vedere sulla parete davanti all'americana il suo muovere le dita fra le corde, "wow sembra guerre stellari" disse il bambino fuori dall'inferriata del Rivellino.


Nella serata di giovedì il concerto di Z'ev. I concerti avvengono nell'area del castello, esattamente in uno spazio ricavato a giardino sotto le mura, un bastione direttamente sul mare.
Ammetto che ero piuttosto emozionato dalla presenza di Stefan Weisser, essendomi imbattuto davanti a lui seduto su un muretto, con un manto nero e un cappello a larghe tese che lo faceva sembrare una creatura sovrannaturale, si coglieva il magnetismo puro di questo performer che ha fatto delle percussioni la sua ragione di vita fin dalla fine dei 70s. Un pezzo di storia della sperimentazione industriale che ancora oggi ci regala preziosi dischi e collaborazioni. Accovacciato in mezzo ai suoi strumenti di cui era prolungamento, con la caratteristica sigaretta fra le labbra e sotto una Luna soffusa dalla nuvolaglia veloce, il guru Z'ev si produce in un'ora di suoi tipici clangori e battiti ferrosi.

Nello spazio antistante la zona concerti trovava posto l'installazione di Christina Kubisch, "il giardino sonoro". La tedesca è da trent'anni artefice di una sperimentazione elettronica a largo raggio. Con delle cuffie wi-fi modificate l'ascoltatore passeggia per un giardino dove agli alberi sono legati dei fili magnetici, e a seconda di dove si camminava o si correva si producevano svariate sonorità "experimental".

Una caratteristica di Piombino è la forte presenza di gatti. Il castello stesso ha un gattile, dal quale padroni e sontuosi, escono aristogatti estroversi e bulgakoviani. Tra quelli proletari, in un vicolo il ricordo va al gattone grigio che dalla strada guarda l'annoiata gatta sul davanzale illuminato del terzo piano, in questa surreale Piombino dove tutto sembra possibile e medioevo e industria si fondono.


Il venerdì Drexkode si reca all'installazione in area portuale di John Duncan. L'organizzazione del festival è ottima, in questo caso un bus navetta partente da piazza Bovio porta direttamente al porto di Piombino, dove dopo aver superato i traghetti dei vacanzieri dell'Elba si arriva in un capannone della Smepp. Ci introducono dandoci i caratteristici elmetti da cantiere. In questo luogo colmo di questi rotoli di flat carbon steel, camminiamo fra i rumori di sottofondo droneggianti e sirene, facendo sentire il visitatore immerso in un'atmosfera industriale di lavoro, l'odore e la luce fanno il resto. Arte contemporanea.


In città in via Cairoli, c'era l'installazione audiovisiva "alfabeti_linguaggi" a cura di Becuzzi e Turra, dedicata all'intercultura e ai linguaggi. Su vari pannelli vi sono scritture in varie lingue, dall'arabo all'ucraino. IN Rivellino è presente un installazione della croata Dubravka Vidovic, consistente in secchi e bacinelle colorati atti a raccogliere acqua. Un suo ricordo da bambina durante la guerra nella ex Jugoslavia.


La sera del venerdì assisto ad altri due concerti dopo aver spulciato il banchetto di Microsuoni.
Antonio Della Marina si produce in un ambient-drones piuttosto carino, anche se a onor del vero di sonorità di questo tipo se ne sentono ormai da molti anni fin troppe. E' stato curioso comunque sentire i commenti di taluni finiti lì per la sopracitata curiosità, che non "capiva" questa musica. Ora, oltre al ballo liscio ha ampliato le proprie conoscenze.

Salgono in pedana anche Fabio Orsi e Gianluca Becuzzi, due nomi di punta della sperimentazione elettronica italiana e le sue contaminazioni. Insieme hanno pubblicato da poco due dischi, nella loro bella performance è uscito fuori il sound dell'ultimo "The stones know everything". Mentre Becuzzi ha una vena spiccatamente elettronica, Fabio Orsi con la sua chitarra ed effects vari possiede una componente più fennesziana e post, anche se il sound dei due è indirizzato verso l'elettro-acustica, cinematismi, e nel finale sconfina nel noise più fracassoso. Un concerto molto suggestivo e sentito dei due, che possiedono una tecnica espressiva notevole.

In definitiva PX è un'ottima manifestazione, e di questo va dato atto a tutti quelli che hanno reso possibile ciò, dai direttori artistici N.Catalano e G.Becuzzi, al comune e gli sponsor.
Se proprio dovessi dare suggerimenti, opterei anche per un leggero allargamento della componente live, e perchè no, adibire un luogo notturno per djset, meglio se a tema, non tutti vanno a letto presto. In ogni caso, Piombino è stato il perfetto esempio di laboratorio musicale a cielo aperto, che sa coinvolgere la gente più disparata e sono sicuro che per il futuro ci saranno nuovi lavori in corso.



Per il programma completo: www.piombinoexperimenta.it

Qui la recensione di herbst9 vs Z'ev "through bleak landscapes "

Qui un photoreport un po' personale su Z'ev a Torino nel 2005

Drexkode.net ver.2.3 2004-2007 - Art by Gilly *Sephira* Majo