Micro Cornate @ Fata sull'Adda (Cornate d'Adda - MI) 20.07.07
Text by Gilly_Sephira - Pics by Drex
La banda della micromusic torna a fare scintille in Italia Venerdì 21 Luglio e sceglie come destinazione la bassa Brianza (Cornate d'Adda) alla Fata sull'Adda un piccolo locale all'aperto da raggiungere tramite uno sterrato, proprio a fianco dell'imponente centrale elettrica Esterle .
Si parcheggia la macchina ad un centinaio di metri di distanza dal luogo, si passeggia lungo l'Adda sulla sinistra, che appare come un serpente liquido nero terribilmente veloce per via della corrente. Sulla destra invece si trova la cancellata che delimita l'area della centrale, una struttura che fa ricordare più ad una chiesa che a qualcosa di industriale. Il suono che proviene da questa struttura è imponente e rilassante allo stesso momento, numerose sono le fantasticherie su che cosa si potrebbe fare con questo suono, oppure semplicemente su come poter organizzare qualcosa all'interno dell'edificio tra quadri elettrici, turbine, faldoni di archivio.
Si trovano sonorità già note e altre che vengono scoperte la sera stessa.
Wanga non si sentiva e vedeva dalla serata al Wagenmeister di Basilea l'anno scorso, per la Fata sull'Adda si è presentato con chitarrina viola e computerino per bambini tipo quelli della Clementoni. Il live set però risulta bruscamente interrotto e rovinato da problemi hardware come lui stesso confermerà a fine serata, la calma di quest uomo fomenta una tenerezza quasi omicida (come del resto anche i mostriciattoli sui suoi strumenti).
Schmx (web site?)penso che in qualche modo apprezzi l'Italia, poiché ad ogni raro evento che si organizza dalle nostre parti è presente con i suoi buoni litri di birra in corpo e questa volta anche con nuove parole in italiano perfettamente imparate. Anche il suo live set viene stroncato da problemi di hardware prontamente mandati a quel paese, ma per fortuna lui e il suo djset con due AtariST sono riusciti a regalare momenti euforici e divertenti al pubblico. Anche Schmx mette un tocco ironico e divertente nella propria musica, nel modo di farla, di interagire con il pubblico; solitamente è uno degli elementi più calorosi e scatenati.
La prima "nuova proposta" che si scopre è Bubblyfish , una finissima (in tutti i sensi) e dolcissima ragazza dai tratti decisamente orientali, ma proveniente da N.Y.C. ("It's in my blood" ha detto in macchina durante la strada del ritorno). Il suo set ha un tono piuttosto serio, più adatto forse ad un ascolto con piede annesso che tiene automaticamente il ritmo che allo sgambettare.
Ci si aggira intorno agli 80-100 bpm, la lentezza che ha tutte le potenzialità per diventare sensuale, suoni molto piacevoli, ricercati dai 4 game boy che giacciono sul tavolo da lavoro.
E' interessante scoprire e vedere live insieme una donna creatrice di micromusic; è banale, ma comunque sottolineo il fatto che in ambiti come questi le donne scarseggiano come acqua nel deserto e per fortuna la fonte che abbiamo trovato è stata davvero dissetante.
Sempre come nuovo ascolto da Basilea si presenta il duo Pocketmaster . A vederli sembrerebbero due professori di chissà che materia scientifica/tecnica, quasi austeri direi, ma appena hanno messo mano agli strumenti sembra proprio che abbiano avuto una trasformazione. Posseduti e trascinati dalla loro stessa musica, si sono lasciati andare in vortici musicali super ritmati e melodici, di quei pezzi che conquistano subito, che si afferrano ma che poi scappano e tornano ancora; espressioni facciali e corporee come se cercassero di dirigersi da soli, totale complicità e collaborazione.
Fra i veterani della scena italiana ritroviamo Tonylight, con gli amici 20 degrees of frost, e Nrgiga, immersi nel buio, rappresentanti dell'area milanese e dell'area bolognese. Propongono techno e distorsioni che la gente presente sembra apprezzare di più ad ogni pezzo. Artisti più composti, più incentrati sulle espressioni del viso, più calcolatori, forse anche più tecnici e attenti che lasciano sfogare il pubblico ormai in delirio davanti ai loro nasi. E' davvero sbalorditivo come le persone presenti nel locale (totalmente ignare dell'esistenza della micromusic, genere un po' misconosciuto in Italia) abbiano apprezzato questo tipo di musica; parecchi chiedevano, guardavano incuriositi le tavolate piene di strumenti, si denudavano per ballare, abbracciarsi, trotterellare, saltare come molle. Divertimento allo stato puro!
Durante il live di questi due artisti si aggiunge l'ultima creazione di Peppo Lasagna e genio è dire poco, che viene fuori direttamente dal LEP (Laboratorio Elettronico Popolare), un quadro che sputa fuori figure di luci rosse che si muovono e si susseguono senza fermarsi mai.
Postal_m@rket è il Jolly che chiude la serata, lo definisco così perché nella line up non era previsto il suo set e quindi grazie per la bella sorpresa. Questo ragazzo sembra una vera e propria molla, una furia che una volta che comincia a suonare è dura da calmare, se non fosse stato per l'orario di coprifuoco obbligatorio per il posto sarebbe andato avanti per tutta la notte e chissà ancora per quante ore a molleggiare incessantemente sulle gambe e ad inondarci con la sua musica perfetta. L'avrò già detto, ma penso che sia uno dei più promettenti della scena, almeno in Italia.
Avrei rivisto volentieri un set di Bacalao tra tutti questi che ho citato, ma purtroppo si dovrà attendere e rimandare ad una data indefinita! Ci accontentiamo invece di ammirare e riascoltare la voce della centrale elettrica e la piacevole chiacchierata di Bubbly sulla strada di casa.
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Il giorno dopo, presenti anche al triplo djset di Otolab, line up purtroppo ridotta, niente foto, troppo buio. le guardie dell'Impero hanno imposto la chiusura alle 2.
Il programma delle due serate
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