NONEM + TRAKKAS Rave Party - Pinerolo area (TO) - 03 e 04/06/06
Text by Drex and Gilly (Sephira)
A Pavia Pan Sonic e Fennesz sono stati un gradevole atto preparatorio; non avendone avuto abbastanza, mentre la quindicina di elementi sparsi dell'underground milanese decide altre vie, alla mezza e trenta, aiutati dal Psychosis che presta una provvidenziale mappa dell'italico territorio, Drex e Sephira partono per la volta del Pinerolese, alla ricerca di un altro "Wall of Sound", sono tanti nella storia della musica; il marchio francese Trakkas ha infatti installato un campo base dalle vaghe coordinate geografiche nel sud-ovest torinese.. L'autostrada, la statale, i campi, la provinciale, il ponte, lo sterrato, immense nubi di polvere, il guado, il parcheggio...la CAVA.
"Dopo pillole power noise ed ambient cambiamo rotta per assaporare nuovamente la libertà; la strada che ci separa dalla metà non è lunga, ma è abbastanza per fomentare la voglia di scoppiare visto che nella performance prima era vietato persino ballare."
"È notte inoltrata quando finalmente troviamo la via stretta di campagna che ci avrebbe condotti al ventre della cava che avrebbe fatto da madre in questa festa al posto della fabbrica; mi chiedo come furgoni enormi siano riusciti a passare per quella via così piccola."
"Lasciamo la macchina nel primo posto che incontriamo, visto che tutto il resto era occupato da una fila di auto camper e chi più ne ha più ne metta."
"Seguiamo la musica perché ancora il muro non si vede, le orecchie e il terreno però vibrano già. Voci di persone straniere, voci con accenti diversi, gente diversificata, si respira di più l'aria di una festa e non quella di una serata in discoteca come ormai accade nel milanese."
"Finalmente arriviamo nell'agorà della festa dove esplodono i deliri, dove si riversa la gioia, la danza, il sorriso, l'energia e dove le vibrazioni ti prendono e non ti lasciano più. "
La visione del muro è stata una cosa devastante e mi è venuta una voglia incredibile di abbracciarlo tutto in tutta la sua potenza, regalità; dagli angoli quasi non si riusciva a vedere la fine e anche a più di 10 metri di distanza la mano sentiva la vibrazione. Musica ottima durante la notte, si sentiva che ci si stava scaldando per le martellate del mattino che grazie ad un muro così ben calibrato avrebbero fatto godere ad un livello che non avevo ancora provato e che sarebbe troppo riduttivo descrivere a parole, perché è una sensazione che va oltre la pienezza d'animo, riempie tutto e poi straripa di luce."
Nessuna ripresa notturna, la notte verrà vissuta sottokassa per tre ore fino all'alba, la tribe NONEM diffondeva Tekno da un muro largo più di 15 metri, fari blu nel cielo. Forse l'impianto non proprio a punto per un ronzio continuo di fondo ma poi scompare, si dissolve tutto là sotto, a prevalere non è più nemmeno la battuta ma quelle grida campionate che compaiono, i suoni che la fantasia ha nascosto nel doppiofondo del vinile, davanti a quei grossi woofer è stare in una cattedrale al buio, scegliendosi il santo col quale intavolare un flusso personale; la redenzione, la penitenza, la confessione, la cassa la tieni per mano come fosse Maria, una Maria ribelle però che come gesto estremo di rifiuto del giogo del Padre Eternamente noioso si è per prima cosa liberata di quella cosa abbietta che è la verginità.
"La luce del giorno conquista presto la cava e tutto sembra diverso, dall'alto si vedeva la distesa di camper che circondavano il muro e che finivano dalla parte opposta e si perdevano nei primi alberi, tutto sembra diverso e mi meraviglio per come la luce del giorno e della notte cambino le nostre percezioni; il sole si fa sempre più forte e decima anche le persone davanti al muro, sembra una gara tra resistenza fisica e caldo, sole."
Il sole arriva come l'interruttore che scatta nel salone dove si è compiuta l'orgia, con i Santi non più tali dal volto stravolto, quelli sadomaso con gli occhi arrossati, gli stakanovisti ancora attaccati col bacino che non si ferma mai, cani un po' dappertutto ma quelli li ritrovi anche nei paesaggi romantici dei pittori inglesi.
Questi sono luoghi che li si può dipingere di magia o di follia, è tutto molto personale, dove anche il semplice svuotarsi in una pozza può dar luogo ad una trasfigurazione dello spazio fisico. e compaiono colori, il contatto con gli alieni, il rave party è il luogo dove ciò che è delizia da un lato o disgusto dall'altro non appartiene alla realtà esterna quanto alla risposta che la nostra interiorità da a quell'immersione in uno spazio momentaneamente separato.
"Ed è proprio il sole a costringermi ad abbandonare il campo visto che quasi non si trovava ombra nemmeno di fianco ai furgoni; lascio uno scenario che sarà difficile dimenticare, è uno scenario che ti fa venire voglia di scappare via e di lasciare tutto perché la libertà è una cosa stupenda che aiuta anche nei momenti più precari, uno scenario che ti cambia in modo positivo perché uccide paranoie, pensieri inutili, lascia musica sorriso.. vorrei che tutto fosse sempre così."
In comune con Pan Sonic nel Castello Visconteo c'è la Vibrazione, se la senti si apre la Porta, è un ponte levatoio che discende, l'"Apriti Sesamo", sennò è come andare in un campo nomadi in periferia, dove inizia la visione di un dvd-ROM sulle roulotte e ti magni un pollo arrosto con l'acqua del fiume. cosa che potrebbe anche essere una bella esperienza. è predisposizione personale.. come bere dalla mia bottiglietta dopo che era servita a rigenerare una giovane fanciulla che aveva appena sboccato.. oohh.. quando sei sottocassa si secca la gola e non ne vuoi sapere di andare al bar.. acida non mi pareva. Era come bere dalla fonte dell'Eterna Giovinezza e scoprire la Teoria della Relatività.
Alla prossima..