SONIC BELLIGERANZA LABEL NIGHT - CSA Boccaccio, Monza 26/11/05
Fabbrica Occupata Autogestita.... Boccaccio..... ospite....SoNiC bElLiGeRaNzA...
............ racconto a frammenti....... ridotto a brandelli.. prelievo di campioni.. analisi del testo... cut up sonoro... rotture.. distorsioni.. si raccontano... a modo loro... non era una serata lineare.... questi report sono mutanti quanto la musica... non sono cronaca..... sono un riflesso condizionato dai suoni...
l'avrebbe visualizzato bene Burroughs..... un Posto Nudo.. scarno secondo tradizione dei CSA.. CSOA.. FOA.. alcune SPA... avvolti nelle felpe.. giacconi.. il freddo è sempre il compagno inseparabile delle collezioni autunno\inverno di queste TAZ.
anche le luci poke.... la nikon non può ke decidere a modo suo... farà le bizze.. le è stato tolto il nutrimento.... diventerà nervosa...
C'era il supporto visuale..
credo che nella serata gli ingranaggi ipercinetici degli styli HARD si siano, poco a poco, digeriti anche queste deboli luci in movimento...
L'impossibile descrizione di DJ Balli, l'uomo più obiquitario dietro ad una console..... mi ha dato del filo spinato da torcere lungo i pali a fianco delle trincee che ha scavato con quei fader.. su di un mixer Vestax dalla vita, credo, breve e tormentata.. quest'uomo necessiterebbe di una console della rampa di lancio dei katiuscia.. rivestita di acciaio... ricoperta di lastre di piombo, come i synth cingolati da 35kg ideati nell'ex URSS e installati a Mosca..40 metri sotto terra per intrattenere i membri del Politburo.. che osservano sui monitors gli effetti del Fall-out....
ci ho provato e frenarlo nelle due dimensioni... sfugge.. lo devo catturare con l'arma vigliacca del flash.. diko.. almeno l'ossido da questa lampadina lo dovrò pur togliere ogni tanto..
DJ Balli parte.. scalda i reattori... alza i giri....forse attende qualche pensiero residuo di fronte.. in attesa del proprio decollo.. al suo semaforo verde ci risucchia in una cascata di citazioni musicali e cinematografiche che coprono un trentennio... ci sarà tutta la sua vita in quei campioni velocizzati... rallentati... mandati in tempo reale per un riconoscimento e tributo alla loro esistenza remota e poi di nuovo riparte... stop.. pause.. silenzi.. in mezzo a un plotone armato di kalashnikov a modulazione di pitch e dei proiettili al minuto....
nel bel mezzo di una frana a 600 bpm ti puoi ritrovare Bombolo che esclama "Sempre merda è".. sulle medesime discese di questi picchi ti parte una Dune Buggy.... ti entra una fisarmonica.... un pan'o'rama sound che sbatte tra campioni in vinile e digitali... è un trapano di un dentista azionato dalla leva del motorino d'avviamento di una 500... un
D'n'b selvaggio iperbreakcore...ragga...rutto.....
molleggi-ti arresti- ciondoli-stop-sigla-break.......jingle..... un Mohammed Alì in fast forward ed in still pause..... zapping iperviolento e indefinito.... la fantasia si fluidifica e insegue immagini che sono sepolte dentro l'archivio di tutte le nostre visioni passate.... dove vedi una pornostar in compagnia di mike bongy che invita a cena corrado riesumato ma con le braccia in decomposizione e lo deve imboccare.... questo demolitore di mixers e convenzioni...nuove teorie musicali... guardo il desktop .. una finestra soundforge sembra rivelare il suo encefalogramma...
È un dispenser di stimolanti nel bar all'angolo....un arlecchino il suo tessuto sonoro...... si provi ad immaginare qualunque frammento audio in mano ad un cappellaio matto che fa un berretto per alice nella frazione di un piccolo paese all'alba dei morti viventi.... un vinile di Enya suonato con l'ago di una cucitrice industriale..... insomma non significa un cazzo ma riconosci che son brandelli di tutto ciò che è dentro di te.
se ne va in quel vortice di visioni indotte... nelle mie future tornerà anche lui.. è scolpito in schemi sinaptici quanto lo sono quell'"Almanacco del giorno dopo"... o la sigla di "Mixer".
Seguono due che perdonino pure la mia parziale assenza.. mi pareva pure che suonassero in coppia ad un certo punto... in fondo di tanto in tanto vago... tra la goliardia di chi appende adesivi belligeranza records sulla schiena dei presenti.... le loro kasse idrauliche, i piatti pneumatici, una fresatrice 3.0 e tornitura digitale, fan ballare in modo spastico la folla radunata.... il primo più incline a mandare in sequenza segmenti violenti e noize...il secondo segue a ruota e, presa la scia, si lancia in una volata hardkore, la groove box pare una plancia di comando, chissà se gli funziona l'altimetro perché qui si rischiano le vertigini. I loro nomi Dubsta e FOIA..
Dubsta appartiene alla skuola degli inamovibili al laptop.. troppo in ombra ogni temtativo di riprenderlo sembra ritrovare una Nikon ribelle.. una foto lo riassume in tutti gli istanti che precedono e seguono questo attimo fissato... stride l'energia che esce da quei cavi ed il suo immobile artefice....
FOIA.. la sua fortuna posizionarsi sul fondale.. la presenza di un numero discreto di fotoni permette di vederlo partire nel suo viaggio.. lui nel suo .. io nel mio... secondo regole matematiche di un rigido sequencer che si riflette nella sua bolla musicale.. e nei fotomontaggi in tempo reale....
FOIA ricompone parte degli strappi dei precedenti... se non va proprio dritto almeno si moltiplica....
Al suo fianco si posiziona l'uomo che di questi tempi.. nel mio vagar per forums e nell'undreground elettronico... è al centro delle mie attenzioni.. Hyena666.. ha un altro nome.. non importa.. l'uomo che nella serata Afe Records del precedente report suonava nel quartetto già descritto.. qui è solo...
..pare quello che musicalmente ti permette di riconoscere un lembo di dolcezza in un territorio di battute ad elevata entropia... può perdersi in piani di melodia, all'incrocio della sua vita, suona il sampler che pare un multiclacson per fare strada sulla sua Torpedo blu....
Chissà se John Cage ha mai pensato di sostituire una tastiera di pianoforte al comando di un martelo pneumatico, chissà se il macellaio di viale Monza ha mai pensato di suonare la batteria con una gamba infilata nel tritacarne... lo fece.. azionato, per uno scherzo del mancato rispetto delle regole sulla compatibilità elettromagnetica, dall'l'interferenza di un si bemolle del suo chitarrista che suonava le corde con la bocca, non potendo fare altro dato che braccia e gambe le aveva perse in sala prove... ma subito riciclate nella mensa di ignari piccoli cannibali delle vicine scuole elementari.
..ha un senso.. no.. a volte il report perde di senso.. ma anche questa musica a tratti non ne ha.. se non quello di arricchire la parte più densa dei nostri pensieri.. nutre il nostro immaginario permettendo l'uscita dalla consuetudine e dalle abitudini della tradizione..
...è un bene perdersi nella propria nebulosa.... sennò non ci si ritrova....