SILICON WAFER LIVE ON AIR - Studi di Radio Popolare - milano, 08/03/06

Ospiti della trasmissione "Guida nella giungla" di Dj Skywalker, sulle frequenze di Radio Popolare ogni venerdì notte all'una circa, Silicon Wafer offrono l'occasione di una racconto diverso, in un ambiente più simile allo zoo, al rettilario, velati da vetri che lascian trasparire solo forme umane in un sordo movimento. Insomma, tra redattori, amici e dj, inclusi i due di Radimarelli, ci saranno in giro una dozzina di persone, il resto del publbico se li sentirà scorrere dalle Alpi all'Etna.

All'arrivo in via Ollearo ritrovo questi antichi compagni di serate, arrivano con scatole e valige che sembran recuperate nella soffitta dei nonni che, abbandonati gli ulivi e le orecchiette della terra natia, vanno a cercar miglior fortuna nella milano bombardata. In barba ai tecnofili e alla contemporaneità montano la pialla e la sega circolare.

Neiki e remu rinchiusi in una camera imbottita. Dal traballante Ensonic eps, con disturbi cerebrali a causa di un tonfo recente, all'immagine granulosa di un tv Rex.

Live alquanto insolito, in sala di regia senza spie, i nostri si sentono in cuffia, una radio di fortuna permette a me di ascoltare ma ancor più interessante è la somma con tutti i suoni live che in un normale concerto sono occultati, qui sono allo stesso livello di amplificazione, pressione sui tasti, il piedino che batte, le connessioni improvvisate di cavi e disturbi annessi del c64 che squittisce. Insomma, pur non suonando il recensore vive momenti alquanto insoliti nel mondo del live audio-video.

Più che un live sembran le prove a casa loro. C'è la birra, le bestemmie, gli amici, serata trascorsa in un bel clima disteso. Chiacchiere e nuove conoscenze per scoprire che in altri luoghi ci si incontra sempre senza saperlo.

Il live va in onda quando a Milano già molti se ne stan li ad occhi chiusi, bocca aperta e bava che cola, la produzione richiede riposo, qui invece di dormire non se ne vuol sapere. A ben vedere sembra una rappresentazione di scatole cinesi, dove l'edificio contiene stanze, che contengono queste gabbie insonorizzate e vetri da esposizione museale, al loro interno ognuno si trova chiuso nella propria scatola cranica in un silenzio ovattato; prima che arrivasse una provvidenziale radio il live lo si vive in forma immaginaria, dalle cuffie giungono frequenze prive di consistenza e dinamica, il segno vitale che conferma la presenza di un flusso musicale è dato dal banco di regia.

Il live parte, con un "OK" del nostro dj nella sala a fianco, di cui dirò più avanti. Non essendoci pubblico ognuno fa, con licenza poetica, il cazzo che vuole, compresi loro che si muovono continuamente.

I vetri spessi ci mettono del loro a moltiplicare le visioni, mentre il loro eroticelectro parte come un verbo alla conquista del mondo, eh si, Radio pop la sparano anche sul satellite.

Un live di un'oretta e un quarto forse. Recupererò in qualche modo campioni assaggio da inserire nel report, per ora basti il racconto per comprendere dinamiche di un luogo diverso.

E veniamo a dj Skywalker, l'anima finora invisibile, l'uomo della stanza dei bottoni, con quella voce calda, a suo agio qui quanto lo sarebbe in una stazione pirata di Brixton, coetaneo con un percorso segnato da Londra, ex metà Royalize e si sente, diavolo se si sente, peccato che della serata sua e dei Dj Radiomarelli, resident del 65 MQ, non posso averne che un piccolissimo assaggio, anche se di un po' di contaminazione Jungle\Drum and bass oggi ce la portiamo dentro tutti.

"Guida nella Giungla" inizia sul confine della notte, tra giovedì e venerdì , dlle 0:45 fino alle 3:00. Qui la via per il suo accesso.

Vorrei citare anche Rastea lì presente, per chi avesse un orecchio in ambienti reggae\dub\funk\hiphop, su www.stickybiz.it , crew che ha già scavato i propri visuals nella mia Compact Flash da un giga, in quella serata "Street Talk - Hip hop underground" dello scorso settembre.

Altro bello spaccato della Milano musicale, anche Radio Pop si fissa in qualche cella di memoria rimasta libera..

Saluti

Drex.

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