KONTAKTE (Tasaday)- Il Circolo - Mariano Comense (CO) (25/01/06)

Altra puntata delle serate al "Circolo" di Mariano Comense, locale molto informale, si torna a suonare nella sala ristorante.

Kontakte, un progetto di Tasaday, un trio di allegri uomini che incarnano un pezzetto di storia della musica sperimentale\industriale italiana, vado a memoria e ricordo un paio di nastri a nome "Nulla iperreale", primi '80, quando i nastri undergound si andavano a pigliare in viale Porpora, bussando alla saracinesca chiusa dell'orologiaio.

La loro idea è riportare la musica contemporanea in ambito più "pop"olare, riprendendo brani di autori celebri, ed arrangiando con proprie parti, aggiungendo un 4\4, qualche spiffero di intemperie MS20, raffiche di tastiera, effetti.

Due di loro addetti al suono, con la compagnia del registratore a bobine, il terzo alla gestione dei visuals che accompagnano.

Mi manca la scaletta completa, credo si parta con un autore di cui non rammento il nome, a cui segue materiale di Berio. Kontakte aggiungono una ritmica pesante, riflesso dei loro trascorsi più oscuri, non è quell'andamento più propriamente dance dritto dritto, avrebbe reso più banale l'accostamento di ambiti così distinti. Noise e parti vocali, spesso lavorò sulle voci, uno dei nostri migliori compositori del dopoguerra, che hanno dato i migliori contributi all'elettroacustica italiana, dai primi esperimenti, alla Scuola di Darmstadt, fondando con Maderna lo Studio di Fonologia a Milano. Comprese presto l'utilità del computer per lo studio della musica.

Ripartono con un brano di Luigi Nono, continuando con il medesimo andamento lento e appesantito dal passo regolare del sequencer, uno dei tanti lavori prodotti dal compositore, svolti accostando alla produzione musicale il ruolo dell'uomo politicamente e socialmente impegnato,

La mancanza di preset nella vecchia tecnologia analogica del MS20 costringe alla regolazione dei parametri tra un brano e l'altro mediante schemi, in fondo, per loro ammissione, per la preparazione dell'evento hanno avuto poco tempo a disposizione.

Poi il turno di Olsson che non mi è noto, colmerò la lacuna, accompagnato alla tastiera, con i loro spirito che li rende simili a ragazzi che ci mettono passione, divertimento e impegno.

Tocca quindi a una parte di Stockhausen, sulle prime più intenso, la sua opera da il nome alla serata, Kontakte del 1958, uno dei suoi lavori più compiuti di integrazione tra componente elettronica e strumenti tradizionali.

Cage ha un bel andamento che ti manda in trance con il passo da elefante, presentando un noto brano, "Fontana mix", quell'idea folle di cage, suonando campioni secondo un ordine stabilito da grafici con punti e linee.

Ligeti, parte su sintesi delirante dell'MS20, sul video com montagne di ghiaccio, gli archi folli in crescendo, la cacofonia sperimentale che attira l'orecchio abituato ma allontanerebbe il timpano patinato delle classifiche di vendita di una Top 40 qualunque. Se volevano stimolare qualcuno ad una ricerca sulla musica contemporanea ci sono riusciti, dannandomi per avere informazioni su ciò che in parte non conosco, non solo ho ampliato alcune mie conoscenze ma casualmente l'incontro con Kontakte, unito alla struttura ipertestuale della rete, mi ha portato in modo casuale laddove non ci sarei probabilmente arrivato.. che risultato..

E' il turno del grande vecchio, Varèse con "Octaedre", pezzo per otto parti, un lavoro sull'armonia degli strumenti a fiato, forse è questo l'accostamento più significativo, un uomo che arrivò al punto di rallentare la propria carriera in quanto mancante di strumenti idonei per ciò che volle esprimere, attendendo l'arrivo delle opportunità poi offerte dall'elettronica.

Chiudono.. applauso che viene interpretato come liberatorio.. silenzio.. con quel "sono esterefatto" dimostrano la volontà di non prendersi troppo sul serio, è sembrato un gioco, uno scherzo per riprendere un termine in uso nelle accademie che di questa serata ne avrebbero forse fatto una gran pompa, per altri Frankenstein della tradizione forse è un sacrilegio.

Alla prossima, già è in cantiere....

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