HACKIT06 "build a different net" - Parma 1-2-3/09/06
A Parma, strada Buffolara, nei giorni dell'1-2-3 settembre 2006 si è svolto l'HACKIT06, l'incontro delle comunità virtuali e fisiche che si muovono in ambito underground, a favore di un uso libero e diffuso della rete e delle diverse applicazioni che offre.
L'edizione 2006 si è svolta in un edificio occupato per l'occasione, interessante la modalità dello svolgimento di seminari secondo i principi delle zone temporamente autonome, lasciando la musica in secondo piano e dando ampio spazio alla presentazione dei temi "caldi" nel mondo informatico, internet, libertà d'azione contraria all'estensione dei metodi di controllo sulle reti informatiche.
Di questa tre giorni la compagnia di drexkode.net ne occupa uno solo, sabato.. giusto il tempo di assaggiare la qualità dell'incontro, respirare l'atmosfera dll'happening, misurare la temperatura del movimento. Poche fotografie, molte le persone e ovunque pertanto difficile sarebbe stato non includere negli scatti qualcuno che non vuole essere immortalato, riflesso di un mondo che necessita di mantenere alte e solide le barriere contro un subdolo nemico.
Il programma prevedeva una lunga serie di seminari dai più generalisti alle tematiche più specifiche per addetti al settore, con la partecipazione di chiunque volesse e avesse qualche cosa da raccontare a tema.
Con queste parole dal loro manifesto dichiarano apertamente la loro natura da cui consegue il contenuto dell'incontro: ".Il nostro essere 'hacker' si mostra nella quotidianita' anche quando non usiamo i computer, si mostra quando ci battiamo per far cambiare le cose che non ci piacciono, come l'informazione falsa ed imposta, come l'utilizzo di tecnologie non accessibili e costose, come il dover recepire informazioni senza alcuna interattivita' e il dover subire da spettatori l'introduzione di tecnologie repressive e censorie.... Promuoviamo fortemente la diffusione delle conoscenze e l'utilizzo critico e consapevole della rete e delle nuove tecnologie, in opposizione alla loro deriva commerciale e repressiva..".
Incontri da 8 anni in una realtà tecnologica in rapida mutazione, senza compromessi, con l'intenzione chiara di mantenere viva quell'etica che slega l'evento da possibili sponsorizzazioni, mantenendo l'azione entro i binari dell'autogestione, dell'autofinanziamento che rende l'evento del tutto gratuito. Possibilità di pernottamento con la propria tenda ed in alternativa il pavimento.
Il contenuto dei seminari è evidente dal programma disponibile sul sito web di Hackit, le tematiche sono anch'esse riassunte nel manifesto: ..."diritti digitali, sulla scelta del software libero, l'opposizione alla logica dei brevetti e del copyright tradizionale, la costruzione di server autogestiti, lo studio e la sperimentazione di fonti energetiche pulite, i risvolti dell'uso sociale delle tecnologie e dell'incontro tra tecnologie e sessualita', i problemi legati al lavoro in campo informatico, l'autodifesa della propria privacy, lo studio dei dispositivi di controllo e di sorveglianza, la resistenza alla censura".
Credo che all'interno di questo movimento, mi riferisco alle realtà che si muovono attorno a questi temi, includendo ad esempio Isole nella Rete\ECN.org, Autistici.org, Indymedia, rimanga l'insanabile contraddizione del proporre temi che per avere un'azione incisiva nella società intera dovrebbero uscire dal ristretto ambito dove si svolgono le discussioni, d'altra parte non esistono modalità diverse per poter far penetrare questi contenuti, alcuni persino rivoluzionari, nel mondo che rimane chiuso fuori dai cancelli. Una contraddizione che purtroppo trova difficili vie d'uscita, consapevoli che l'apertura verso la "società dello spettacolo" porterebbe prima o poi a snaturare queste realtà.
Al piano interrato si trovano un ampia sala e alcune altre salette dove si tengono a ritmo continuo i seminari indicati nel calendario all'ingresso. Alcuni purtroppo senza possibilità di accesso per lo spazio limitato, alcuni brevi, altri che si protraggono per più tempo, da quelli introduttivi a temi specialistici per addetti ai lavori.
Personalmente ho potuto osservare come si possa passare da un breve seminario sulla bioinformatica che sembrava condotto in una scuola nel periodo dell'occupazione delle aule in autogestione a quello sulle reti informatiche od il protocollo Tor con un contenuto tecnico più elevato.
Al piano superiore aule di "smanettamento", stanze di incontro, dal curioso ai più devoti di monitor, tastiera e quel che ci sta in mezzo
Come è di norma attendersi Linux troneggia in tutte le postazioni, al piano di sotto un corso introduttivo all'utilizzo del sistema operativo col pinguino rispolvera la memoria di alcuni e illumina le aree di memoria di altri, intasate dalla cultura di Bill, il "Mostro di Redmond".
Buona dotazione di t-shirts in vendita, scarsa quella del materiale informativo, con libri più orientati alla lotta politica che ai temi proposti all'Hackit06. Più interesante il materiale in una stanzetta all'ingresso, meglio ancora la presenza di una cosiddetta "Freebox", una postazione informatica dotata di database per selezionare ed ascoltare tracce musicali libere da copyright, con possibilità di masterizzazione. Simile a ciò che su Drexkode.net è stato presentato tempo fa come Burn station . Sempre da questa stanza giunge notizia della volontà di creazione di un Myspace alternativo, ora fagocitato dai tentacoli del magnate australiano, nel senso che se magna tutto, si trovano notizie nel web , cioè lo sviluppo di un software open source che consenta l'implementazione di una realtà in rete che permetta la reale condivisione, diffusione di materiale libero da copyright, senza il rischio di ritrovarsi da un lato sequestrato il proprio materiale per clausole contrattuali ancora da scrivere o già scritte tra le righe e pure evitare che il proprio lavoro e la propria voglia di incontrarsi nel web sia occasione di egemonia per altri.
Si diceva del contenuto musicale in secondo piano.
Nella notte di sabato infatti partono dei novelli Ramones, poi l'aria è squarciata dal grido "Parma brucia" e ci fa tornare indietro di almeno 20 anni. quindi un dj set dance\ska\etc... Appare strano che in un incontro a forte contenuto tecnologico e informatico non vi sia presenza massiccia di musica elettronica. Ci si salva per la presenza del Tonylight "King of Micro Milano " e del genio dell'Hardware Peppo, giunto a Parma in bicicletta, per improvvisare un set basato su componenti passivi staccati da vecchie schede elettorniche e saldati in modo rudimentale per l'occasione; condensatori, resistenze, bobine e relais per un 4\4 tekno di cassa e piatti, fuori tempo e molto sperimentale con il gameboy dell'altro. Qualcuno perplesso, qualcuno meravigliato, qualcuno in visione estatica. Al termine si scopre di un altro giovane migrato da Milano, da Molleindustria, tira fuori una versione viola del giocattolo Ninetendo e da prova della sua destrezza.
Io mi meraviglio sempre per come la società giovane italiana sia ancora nel complesso ignara del fatto che esiste qualcosa chiamato Micromusic e che con un gameboy si possa suonare, esiste effettivamente uno scollamento tra ciò che accade negli ambienti più stimolanti e freschi delle culture giovanili europee e quello che purtroppo nel nostro paese riesce a penetrare nella nostra cultura. E' l'ostacolo dei poteri forti, del business musicale, dei filtri informativi e della selezione mediatica.
Stasera però eravamo nel cuore dell'underground. ci sono margini di miglioramento. qui il punk, i sindacati non riescono ad andare oltre il rock italiano e le feste dell'Unità propinano un impasto che è fermo a 10 anni fa quando vogliono essere moderni.
..avanti o popolo, riscuoti il tuo presente perché le bandiere sono un po' sbiadite e se si va avanti così saranno gli altri a trionfare...
Tracce mp3 su: Copydown
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pic by cauz from Trok