Il sogno inglese - di J. Savage – Arcana Editore - 2002

Mi sento di consigliare a chiunque ami la musica questo testo che ho da poco terminato.

Il Sogno Inglese rappresenta un ottimo veicolo di approfondimento per quel fenomeno chiamato Punk che si consuma nell'arco di un paio d'anni ma con ripercussioni ad ampio raggio sulla popular music di quel periodo fino ai tempi attuali.

Sono ben 600 pagine, più una 70a di discografia e bibliografia, un po' di fotografie, e ne vale la pena. Può essere una interpretazione di quel che fu ma è una cronaca da protagonisti, con numerose citazioni di frasi ed interviste.

Emerge chiara la figura di un condizionamento, almeno nelle fasi iniziali, da parte del manager e creatore dei Sex Pistols, Malcom Mclaren (MM). Le sue esperienze a New York, l'incontro di Malcom con la band New York Dolls e la sua intuizione che qualcosa sta accadendo. Riuscirà, radunando quelli che a conti fatti sono 4 giovani qualunque, a portare una rivoluzione nel panorama della popular music. E' evidente l'intenzione commerciale che spinge MM a creare il gruppo, come supporto al negozio di abbigliamento che condivideva con Vivienne Westwood ma non sono secondarie le sue esperienze degli anni precedenti con l'Internazionale Situazionista del '68. Alla fine si ha davvero l'impressione che chiunque poteva diventare un membro di quella band anche se John Lydon, dapprima timido teenager che non aveva alcuna esperienza, rivelerà quelle doti che lo porteranno ad essere tra i primi a dar seguito a quell'esperienza musicale, dando vita al post punk con i PIL.

Di contorno a questa storia i protagonisti dell'epoca, soprattutto gli albori con Television, Ramones, Patty Smith, Bowie poi The Clash, Siouxie, Damned, Buzzcocks, oltre a quella miriade di gruppi che visti i Sex Pistols nascono come funghi per poi perdersi quando dopo poco più di un anno la parabola discende. Si salveranno solo coloro che riescono ad emergere da quell'impeto di rabbia ingenua.

Il tutto dipingendo il contesto sociale dell'Inghilterra degli anni 70. Anche in questo caso, come accadde con il r'n'r' anni '50, poi la contestazione negli anni '60, sono i frutitori di un nuovo genere e la loro immagine provocatoria a subire le accuse di un degrado sociale e di corruzione morale diffuso che ha ben altre origini, sia politiche che economiche.

MM e Vivienne Westwood contribuiscono in prima persona a creare mode giovanili con i continui cambiamenti di stile che li portano in conflitto inizialmente con i Teddy boys, passando da un abbigliamento derivato dai motociclisti da strada, poi il fetish, il nero. I conflitti tra generazioni da rock da stadio e questi “nuovi arrivati” che in modo del tutto inconsapevole e senza obiettivi pongono le basi per la musica dei decenni successivi.

Poi ancora l'evoluzione del rapporto MM e J. Rotten fino al conflitto insanabile che porterà al risarcimento di MM a colui che diventerà John Lydon. I temi sono numerosi: dall'impreparazione dell'industria discografica, l'impossibilità di suonare nei locali, la strada tutta in salita nel momento in cui il punk incontra i media, le difficoltà della critica musicale che non aveva termini di paragone per esprimere un giudizio per stabilire chi era valido, la nascita delle fanzine e del mercato indipendente con il ruolo primario di Rough Trade, i contrasti con il Fronte Nazionale, fino all'arrivo di una tossica che condizionerà un giovane come Sid fino al tragico destino di entrambi.

L'eredita di quella sottocultura inconsapevole di sè passa nelle mani di una sinistra organizzata che rende la vita difficile ha chi aveva, come Siouxie, spesso esibito la svastica; ci volle tempo per liberarsene seppur l'uso non fu adesione ideologica ma ingenuo e provocatorio.

Le citazioni sono per chiunque ha attraversato quei pochi anni da protagonista, Cabaret Voltaire, Throbbing Gristle, Echo & the Bunnymen, etc.

Margaret Thatcher porterà avanti una politica di apparente risanamento morale a spese delle classi povere. In quella situazione un gruppo sempre più ampio di giovani diviene più consapevole e, forte di ciò che il punk rock aveva creato, prende il testimone e permette al punk hardcore di avere una consapevolezza che al punk rock mancava. Primi fra tutti gli inglesi Crass ma questa è un'altra storia. (che consiglio di approfondire sul loro sito web:

http://www.southern.com/southern/label/CRC/

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