Garduno in tempo di pace: itinerario di resistenza alla globalizzazione di Philippe Squarzoni - Beccogiallo ed. 2006 - 162 pag. 15€
La radicalizzazione di Drexkode.net non poteva mancare di imbattersi in libreria con questo volume; un racconto illustrato o letteratura disegnata, le cosiddette graphic novel, sono una tendenza sempre più diffusa a narrare attraverso immagini. Sono apparsi da tempo nelle librerie di casa nostra questi episodi di recente storia, l'omicidio Moro, la morte di Pasolini, Cernobyl, il recente attorno alla vicenda di Ustica e gli imminenti "Porto Marghera" e "Il mostro di Firenze".
In questo caso il fenomeno è di portata più ampia, un fumetto sui danni della globalizzazione, scritto da Squarzoni, un giovane disegnatore francese che si racconta, mette in mostra il proprio pensiero, le proprie esperienze da viaggiatorie attraverso le aree calde del recente passato; Palestina, Chapas, Croazia, come in un film ritraendosi da protagonista e voce a tratti fuori campo, in un flusso di pensieri.
Come sono lontani i tempi dove ti imbattevi in una moltitudine di lettori di Tex Willer, con il suo senso dell'avventura intriso di valori che non cambiano mai e casto al punto da apparire filodemoscristiano; in Tex c'è un senso di giustizia che viene sempre affermata, il cattivo di turno viene annientato, comunque dal punto di vista dell'invasore dove il dominato, i pellerossa, crepano nell'indifferenza del lettore, salvo quando si dimostrano fedeli alla bontà del colonizzatore di culture. Oggigiorno quel gioco di dominio e conquista continua ed ha proporzioni che a confronto l'opera di conquista dei mormoni sembra la transumanza delle vacche al pascolo.
In questo caso Squarzoni agisce come un detective, svelando il danno, l'omicidio plurimo di cui si è macchiata la mondializzaione liberista, 30 milioni di morti all'anno come dichiara il direttore di Le Monde diplomatique nell'introduzione. Quante siano queste vittime non è proprio chiaro come quantificarlo esattamente, non è la mano diretta del carnefice e la successiva conta dei corpi; è uno stillicidio continuato attraverso lo sfruttamento delle economie più deboli, una distruzione indiretta come conseguenza di azioni prive di scupolo e volte a depredare le risorse del pianeta, anche finanziando guerre e sostenendo governi dittatoriali.
Fumetto riproposto nel nostro paese da Beccogiallo, una casa editrice di Bologna che racconta con un diverso linguaggio gli eventi della recente storia; tragedie, stragi, omicidi, la cronaca trasposta nel fumetto, la realtà in modalità graphic novel. Forse non incontra i favori del popolo tradizionale dei comics, alimenta poco l'immaginario fantastico questo fumetto impegnato, alimenta però i percorsi della memoria, un po' nascosti dalle erbacce della disinformazione e del disimpegno in questi anni di "reality show".
E' un manuale ideale, proprio per le modalità espressive del fumetto, adatto ad una sua diffusione scolastica; che mondo sarebbe se fosse distribuito con la stessa intensità delle "lettere alle famiglie" del nostro Cavaliere Rampante di Arcore.
Illusioni. Eppure il quadro di questo smantellamento di ciò che resta dell'Umanità è ben evidente, un affossamento quotidiano delle speranze di miglioramento della condizione di molti a vantaggio di un numero sempre più esiguo di individui. Bosnia, Chapas, clandestini, multinazionali, gli elementi potrebbero persino essere considerati scontati e banali tanto si è assuefatti da notizie ripetute di cui ci si vorrebbe liberare. Se l'inazione e la perdita di senso continueranno a prevalere si raccoglieranno solo frutti marci dall'albero della vita.
Chiudono consigli per letture di approfondimento nella saggistica più recente ed una serie di siti web di riferimento.
Siamo voci contrastanti in Occidente per non morire schiavi del pensiero unico, più numerosi della famiglia Bradford, figli bastardi di John Wayne in caccia del padre... prima o poi lo troveremo!
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