1.2. Crass: l'esempio
Il gruppo punk inglese Crass rappresenta il precedente storico più significativo per il movimento DiY. Il suo particolare modo di agire e autogestire le proprie espressioni culturali e musicali gettò le basi e l'esempio per la creazione e strutturazione di quella che col tempo si autodefinirà "cultura DIY". Quello che contraddistinse sin dal loro primo apparire i Crass fu l'essere un gruppo anarchico e pacifista, dedito ad un'ampia propaganda politico-sociale che nettamente si distingueva dall'attitudine marcatamente nichilista, violenta e superficiale dei gruppi punk di quel periodo. "I Crass erano un collettivo radicale anarco-pacifista, anarco-femminista e vegetariano. Inoltre l'anarchia cui facevano riferimento non era quella dei Sex Pistols ( Anarchy in the UK comincia con una spaventosa risata gutturale di Johnny Rotten e finisce con un Get Pissed, Destroy! che sembra quasi tratto da un fumetto), ma si presenterà come una visione del mondo e uno stile di vita scaturiti da una miscela d'idealismo hippy , resistenza, energia punk e faccia tosta con l'aggiunta di alcune strategie culturali ispirate ai situazionisti." La nascita di un gruppo simile, di cui alcuni elementi furono anche organizzatori dei primi festival di Stonehenge, può essere spiegata da alcuni importanti avvenimenti politici in corso quegli anni in Inghilterra: "Ciò che accadde tra il '76 e il '78, fu determinante per la radicalizzazione estrema del punk hc degli anni '80 ( Crass , Conflict , Poison Girls e via dicendo). Nel 1975 in Inghilterra c'era una recessione fortissima: il 60 % dei 50.000 occupanti abusivi, si trovava a Londra. L'occupazione unita al sussidio di disoccupazione, era una scelta politica, che consentì l'accesso del Punk a Londra. D'altra parte diversi protagonisti d'allora erano occupanti abusivi. (.) Il National Front e la Thatcher cominciavano a farsi sentire, i disoccupati erano più di 1500000, più del 5 % della forza lavoro di tutto il paese. Nel 1977 il National Front era il terzo partito, e a metà agosto quei bastardi sfilarono nell'area di Lewisham (a Londra) ad alta maggioranza nera. Ci furono degli incidenti al seguito dei quali nacquero l' Anti Nazi League e Rock Against Racism ." I Crass non furono un semplice gruppo musicale anarchico ma anche "(.) un collettivo e una comune, destinato a sopravvivere e prosperare come organizzazione underground radicale nei giorni bui della Thatcher, all'inizio degli anni Ottanta (La loro parabola creativa andò da circa il 1978 al 1984). Nel corso del tempo, avrebbero prodotto un corpus vario e consistente di testi culturali, con vendite di dischi dell'ordine delle decine di migliaia di copie."
1.2.1. I Crass e il punk
Attratti in principio dai gruppi e dal movimento punk ben presto i Crass si resero conto di quanto le loro idee e il loro modo di agire fossero così distanti dalle loro e come il punk fosse chiaramente una semplice moda passeggera: "Quando, nel 1976, il vomito punk schizzò per la prima volta sulle pagine dei giornali col messaggio do it yourself ("fatelo da soli") noi, che in diversi modi e per diversi anni non avevamo fatto che quello, abbiamo creduto ingenuamente che i vari signori Johnny Rotten, Joe Strummer e compagni intendessero lo stesso. Finalmente non eravamo più soli." Ben presto si resero conto che ".i nostri colleghi punk , i vari Pistols , Clash e così via, non erano altro che dei fantocci: a loro faceva piacere illudersi di derubare le grosse case discografiche, ma nella realtà era la gente a essere derubata. Non aiutavano altri se non se stessi, dando vita a un'altra moda facile." "Se il 1976 per il punk era stato musicalmente un buon anno, nel '77 ci fu il boom, ma già nel '78 cominciò a indebolirsi. Ma proprio in quel periodo il movimento dovette "decidere" che direzione prendere." L'allontanamento dei Crass dall'illusione punk ebbe un riscontro anche estetico dettato dall'esigenza di distinguersi da quella scomoda e superficiale moda: "Decidemmo di vestirci di nero per protestare contro il pavoneggiarsi narcisistico della moda punk , iniziammo ad utilizzare video e filmati durante i nostri spettacoli, ci dedicammo alla stampa di volantini per spiegare le nostre posizioni e pubblicammo un giornale "International anthem". E per smentire le voci messe in giro dalla stampa, secondo cui non eravamo che degli estremisti di destra e/o di sinistra, decidemmo di attaccare dietro il palco ai nostri concerti, una bandiera col simbolo dell'anarchia." La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico ".che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico Murray Bookchin definisce un "gruppo di affinità". Ma che soprattutto rappresentava al meglio il tentativo concreto di ".colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici"
1.2.2. Il rapporto con l'industria musicale
Negli anni dell'esplosione del fenomeno punk (1976 e successivi) si formarono molte etichette indipendenti che si offrirono di produrre dischi, spesso in formato 7" (più famoso come 45 giri), ai gruppi che altrimenti non avrebbero avuto un aiuto dalle grosse case discografiche (questo almeno prima che si accorgessero delle sue possibilità commerciali). I Crass non fecero eccezione: la piccola etichetta Small Wonder , dopo averne sentito il demotape , li contattò (era il 1978) per proporre loro la stampa di quello che diverrà il loro primo disco: The feeding of the 5000. Ancora prima della sua uscita il disco creò loro dei problemi: "Quando, nella primavera del 1979, riuscimmo a pubblicare The feeding of the 5000 , il primo brano della prima facciata era fatto di silenzio ed intitolato The sound of freee speech (il suono delle parole libere). Lo stabilimento di stampa del disco decise che Asylum , primo brano della prima facciata, era troppo blasfemo per i loro, e quindi i vostri, gusti. Ecco la vera faccia della censura nel cosiddetto mondo libero!" Le scottanti tematiche affrontate negli altri brani del disco provocarono la reazione disgustata dei mass media che attaccarono ideologicamente il collettivo e ne stroncarono il prodotto musicale. "La critica dei Crass aveva una serie di bersagli preferiti, che spesso mescolava assieme in una sorta di grandiosa teoria della cospirazione ordita dal "sistema". La chiesa, la disoccupazione, il patriarcato, i valori della famiglia, lo stato, la guerra, le armi nucleari, lo sfruttamento del Terzo mondo, l'ambiente, il commercio della carne, erano i bersagli preferiti, come pure i gruppi e gli scrittori punk che non vivevano secondo gli standard rigorosi dei Crass " Nonostante le recensioni negative i Crass ottennero sin dall'inizio un discreto successo commerciale di vendite tanto che "i mass media (che) fin dall'inizio hanno fatto di tutto per ignorarci (.) si sono dovuti arrendere all'evidenza dei fatti e sono stati costretti a darci, pur se riluttanti, un po' di credito. È tutto molto semplice: se non stai al loro gioco, che è lo sfruttamento commerciale, non accetteranno il tuo."
I Crass si scagliarono non solo contro la stampa ma anche contro: "(.) l'industria musicale (che) non solo compera i gruppi, ma paga anche la stampa. I truffatori sono molto più diffusi e potenti di quanto possiamo immaginare. Comunque, visto che costituivamo una minaccia al suo controllo, fu il nemico a compiere il primo passo verso di noi." Durante tutta la loro carriera ricevettero numerose offerte da parte delle major , offerte che vennero tutte fermamente respinte: "anni fa c'è stato offerto un contratto da una grossa casa discografica: quello stronzo che la dirigeva ebbe sul serio il coraggio di dirci che noi potevamo vendere la rivoluzione . Voleva che noi fossimo solo un altro prodotto a basso prezzo per la testa dei consumatori. Disse che avrebbe trasformato la nostra rabbia in una fonte di guadagno " . I Crass si spinsero oltre e giunsero alla fondazione di una propria etichetta discografica: la Crass Records . Tale scelta derivò anche dal fatto che "Pete, della Small Wonder cominciava già da tempo a risentire negativamente delle continue attenzioni che la polizia dedicava al suo negozio di dischi per causa nostra, quindi cercammo del denaro in prestito per pubblicare Stations of the Crass per conto nostro" . Grazie al successo di Stations of the Crass , il loro secondo album, il collettivo poté ricomprare ".i diritti di The Feeding of the 5000 da Small Wonder, visto che Pete e Mary avevano deciso di chiudere con la loro label . È stato allora che abbiamo ripubblicato il nostro disco d'esordio sulla nostra label , e con Asylum come primo brano, com'era nel nostro iniziale progetto." Nonostante la scelta di rimanere marginali i Crass hanno usato efficacemente valide tecniche di vendita e promozione in modo da poter diffondere più facilmente le proprie idee. Tutti i loro dischi erano contenuti in copertine apribili a poster riempite di immagini, slogan, testi e via dicendo.
La quantità di informazioni riportate sui loro dischi, supportate di un incisivo e innovativo lavoro grafico in bianco e nero, era tale che ".non è esagerato dire che i dischi dei Crass non solo si potevano ascoltare ma anche leggere" . Tale opera di diffusione fu promossa anche attraverso l'imposizione del prezzo in copertina tenuto rigorosamente vicino ai costi di produzione "Hanno dato grande rilievo ai costi limitati dei loro dischi autoprodotti: il primo singolo riportava in copertina la scritta: Non pagare più di 45p (i singoli in quel periodo costavano 80-90 pence)" . L'attività della Crass Records non si limitò ai dischi e libri dei Crass : "Con l'andare del tempo, pubblicarono i lavori di più di venti gruppi anarchici e punk , divenendo un simbolo di organizzazione e longevità. Per i gruppi anarchici, l'etichetta da cui era pubblicato il disco era importante quanto la stessa musica. Questo insistente interesse per gli elementi extramusicali era essenziale per l'autonomia tanto ostentata dai Crass : la Crass Records e il gruppo erano aspetti collegati della stessa attività politico-musicale" . Questo particolare modo di autogestire le proprie espressioni musicali, diffondendole ad un prezzo molto vicino al suo costo di produzione (da cui la spesso citata espressione No profit ), unito ad una forte politicizzazione, sarà di grande esempio per quello che con gli anni diverrà un immenso network di autoproduzioni completamente indipendente ed autonomo: il DiY ( do it yourself ).
1.2.3. Denuncie e perquisizioni
Il desiderio di autonomia dei Crass non trovò vita facile. Fu proprio il primo disco a firma Crass Records (1979) a provocare le prime perquisizioni poliziesche: "Poco dopo l'uscita di The feeding of the 5000 per Small Wonder riuscimmo a trovare uno stabilimento disposto a stampare Asylum : riregistrammo il pezzo e lo pubblicammo assieme a Shaved women stampando in casa le copertine ed imponendo un prezzo di vendita di 45 pence." "Questo nostro lavoro venne premiato da una visita a casa nostra di una sezione della buon costume di Scotland Yard e da numerose denuncie per vilipendio alla religione e oscenità (.) che portarono a ispezioni della polizia in tutti i negozi di dischi del paese" . Recitato dalla voce di Eve Libertine su una base fatta di effetti sonori, il testo di Asylum è un duro attacco al patriarcato occidentale attraverso il discorso guida del cristianesimo, collocato in un contesto più ampio di militarismo e misoginia. La pubblicazione del singolo Reality Asylum oltre alle già citate denunce per oscenità e perquisizioni poliziesche provocò anche un ammonimento da parte della sezione buoncostume di Scoltand Yard che li avvisò del fatto che per quanto fossero formalmente "liberi", non sarebbe stato sconsigliabile ripetere un'avventura simile. Ma "la natura stessa della nostra libertà ci ha invece imposto di ritentare: si mise così in moto quella continua serie di vessazioni da parte della polizia nei nostri confronti che dura a tutt'oggi" Oltre ad essere fortemente osteggiati da mass media ed autorità, i Crass ebbero problemi col circuito del music business in generale: "è stato all'incirca in quel periodo che per la prima ed unica volta sono state trasmesse delle nostre canzoni per la radio nazionale da John Peel : da allora la nostra reputazione di bestemmiatori e blasfemi ci ha precluso qualsiasi possibilità di intervento e partecipazione nelle trasmissioni radiofoniche inglesi. (.) sembrava infatti che il dissentire pubblicamente su un argomento come la guerra nelle Falklands fosse inaccettabile da un pubblico che intasava il centralino della BBC con telefonate di protesta."
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