LP: Rappresaglia - 1982/1983 (Agipunk, 2005)
Rappresaglia fu una delle bands HC di estrazione milanese orbitanti però con più insistenza nell'area bolognese, improntata concettualmente su tematiche antagoniste in linea con le istanze anarco-punk anglo-italiane, con chitarra sfregiante e la voce dal timbro megafonico di Franz. Questa ristampa Agipunk presenta la dozzina di loro pezzi, tra cui inediti, risalenti a inizio '80s. Ottima l'idea di fare un insertone da dieci pollici di 12 pagine con belle fotografie, testi e una corposa storia del gruppo, come dice Franz ironicamente, un pò romanzata e sviolinata. La band ebbe inizialmente alcuni cambiamenti di organico, ma i membri storici della sua breve parabola oltre a Franz alla voce e basso, furono Ricio (ex Sottocultura) alla chitarra e Gigo (anche Impact) alla batteria. Si narra di trasferimenti in vespa in Valpadana, di prove sgangherate e autogestioni, dell'abitudine visto il look, di essere sistematicamente fermati dalle guardie. Particolare e stretto più che che con il Virus milanese, il loro rapporto con i personaggi e luoghi bolognesi, a iniziare da Steno dei Nabat, che li volle nella compila Skins&punks T.N.T, tentativo di sodalizzare fra i due filoni punk che in Europa già manifestavano attriti. Memorabile l'inno "Attack!", ma anche pezzi come "Aborto sociale" ed "Esistenza programmata" urlano forte e chiaro la loro attitudine al non-compromesso. Un'altra pagina punx italiana ad alta temperatura.
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