Psykik Volts - Re-volting (Damaged Goods, 2007)

Per chi non li conoscesse la capigliatura di Russ McD tipo i Boston dei 70s non invoglierà alla loro scoperta, se poi aggiungiamo che si tratta di una band del tardo '77 inglese si otterrà un'altra scrematura da questa lettura.
Ai fortunati rimanenti mi rivolgo perchè gli Psykik Volts, su cui questa ristampa fa luce, sono stati un gruppo straordinario. Non proprio punk in senso stretto, la band di Victor Vendetta era mossa da un ventaglio di influenze: psycho, nascente wave (con saltuario uso di synth e drum machine), Devo, Hard rock e una cazzoneria irresistibile alla Dickies. Il risultato per chi ama certo sound a cavallo fra 70s e 80s induce all'overdose di ascolto, iniziando dal singolo Horror Stories No5/ Totally Useless, due pezzi formanti uno dei migliori strikes del tardo punk inglese, Totally Useless era comparsa anche nei ripescaggi Killed by death, con la sua chitarra rievocante il motivo fischiato del fritzlangiano "M". L'originalità della struttura dei brani supportata da una buona tecnica, si sposa con la versatilità vocale di Vendetta, un camaleonte capace di bowiezzarsi in Equilibrium e strummerizzarsi nella clashiana Wooden heart. Gli Psykik Volts sono una macchina da riciclo che in "Extraneous hiss, erroneous hazard", rievoca pure Ciaikovsky. Nei solchi si ravvisano incroci con altri outsiders orbitanti al 77 inglese come i Subway Sect, o i Magazine più anfetaminizzati, mentre gli svolazzi di chitarra e pseudo assoli anticipano i Dinosaur jr. Una band spugnosa del substrato musicale che ha vissuto, visceralmente rock di estrazione, ma aperta a qualsiasi sprazzo dell'epoca. Per i più feticisti è disponibile anche il 7'' di Horror Stories No5.

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