CD 5F-x - The xenomorphians (Hands, 2007)
Anni fa i 5F-55 erano fra gli acts più innovativi del
filone ritmico-noise tedesco, il proseguio con la sigla 5F-X
non ha intaccato la fama di robots escursionisti
dell'elettronica tech-cyber industriale. I pezzi sono
disturbati ritmi sferraglianti sui quali aleggiano vortici
sintetici (indicativa la traccia 2), o aumenti di bpm in
pulsanti 4/4 tridimensionali e rigenerati da corridoi
paralleli break/big beat che non lascerebbero scampo ai
dancefloors alternativi. Quello che colpisce è la stoffa
nel creare una pasta sonora stratificata che si pone oltre
alla maggiorparte dei propositori europei di queste
sonorità.
L'irresistibile "Double Agent 00X" avanza
tribaleggiante fra visioni sci-fi, nella parte centrale del
disco si rafforza l'idea di stare in films fantascientifici
tra danze sfrenate su piattaforme spaziali. La movenza
meccanica kraftwerkiana dopo massima evoluzione innestata
con raves asimoviani, breaks, melodie misteriose e
sovrapposizioni ritmiche che si perdono in metropoli
sconfinate a bordo di veloci navette.
5F-X è una creatura
aliena dotata di tecnologia elettronica non convenzionale,
nel finale vi è una dilatazione ambientale fra ombrosi
effluvi lounge-industrial mutanti in fiammanti ritmi
dispari. Nella penultima traccia una concitazione alla
Somatic Responses fra mitragliate laser sfuma nella finale
carcassa polverizzata fumante. The Xenomorphians è un
grande disco di un act giunto alla sua massima maturità
espressiva, bel boccone per i cultori delle ritmiche
elettronico-industriali, nonchè un segnale positivo da una
gloriosa label ultimamente un pò in affanno.
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