LP Land - Praha/Wien/Budapest (Divine Comedy, 2003-2007)
Land è un oscuro e schivo progetto francese attivo fin dalla fine degli anni 80s, dedito a post-industrial, dark-ambient e cinematismi dal gusto retrò, anche a livello iconografico. Ci sono punti di contatto con Les Joyaux De La Princesse, si usano in parte anche samples e leggere marzialità, ma Land è interessato soprattutto all'ambientazione umorale dell'epoca passata nel suo insieme, ricrea con piglio da regista, sceneggiatore e fonico in presa diretta con mezzi odierni il tempo che fu. E' un documentarista puntiglioso e ispirato che produce fra passi, rumori ambientali, battiti di macchina da scrivere, voci ecc storie dal gusto noir, in un contesto a tratti orchestrale e corale mai pomposo, ipnotismi alla Ravel e jazz da anni ruggenti, , non disdegnando ritmiche percussive che danno tempo e pathos alla sua pellicola. E' il caso di questa trilogia in 10" iniziata nel 2003 e conclusa quest'anno, dedicata al viaggio di tal Celestine Orlac fra Praga, Vienna e Budapest. L'ambientazione temporale è fra marzo ed aprile del 1924, ma non è dato sapere se questa francese Orlac sia in fuga, una giornalista spia o che altro. Fatto sta che dai titoli e dalle sonorità, ci si imbatte in momenti e ciak decisamente scuri da spy story, sullo sfondo di queste magiche città fra le due guerre che Land si sforza di rievocare con artefici e particolari sapienti, da giostrine a tram, a cappe sonore cinematiche della vecchia scuola psicologica tedesca, riuscendo a far capire sempre se l'azione si svolga in interni o all'aperto. Tutto è così evocativo e reale che sembra di vedere arredamenti, vestiti e architettura. Nelle 3 parti della trilogia, tutte ottime e composte da 4 brani ciascuna, spiccano certi momenti espressionisti arcani di Praha, il severo fascino di Wien e il mistero di Budapest, e nonostante la componente dark-ambient il moto delle immagini sonore è sempre coinvolgente per l'ascoltatore. Una delle migliori opere cinematiste dark-industrial del decennio.
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